La Chapecoense torna a vivere Via alla nuova stagione
La Chapecoense torna a vivere, e avrà perlomeno 25 giocatori in rosa, come garantisce il d.g. Josè Carlos Maringà. La squadra che ha perso 19 giocatori nell’incidente aereo del 29 novembre scorso in Colombia, che in tutto ha fatto 71 vittime, si radunerà venerdì all’Arena Condà, stadio tuttora meta di pellegrinaggi da parte dei tifosi. Lì avrà inizio la preparazione alla nuova stagione, che in Brasile ricomincia in coincidenza con l’inizio dell’anno solare. Per il «Verdao» catarinense sarà lunga e impegnativa, fra campionato «estadual», Brasilerao, ovvero il torneo nazionale, Coppa Libertadores e Sudamericana.
Già da oggi a Chapecò ci sono stati i primi arrivi di calciatori che devono sottoporsi alle visite mediche e firmare il contratto prima di mettersi a disposizione del tecnico Vagner Mancini. Due di loro già facevano parte della «Chape», ma saltarono la trasferta a Medellin finita in tragedia in quanto erano infortunati: sono l’esterno argentino Martinuccio e il centrocampista Nenem. Undici sono i ragazzi promossi dalle giovanili in prima squadra, gli altri sono tutti rinforzi e prestiti.
Fra loro c’è il «cavallo di ritorno» Tulio de Melo, ex oggetto misterioso del Palermo che in passato ha già vestito la maglia della Chapecoense, con discreti risultati, mentre Wesley Natà torna a Chapecò dopo aver giocato l’ultimo campionato nel Bahia. C’è anche chi arriva dall’estero, come l’uruguayano Zeballos, terzino che si dice «onorato di vestire questa maglia che significa così tanto», e l’ex Corinthians Andrei Girotto, che torna in patria dopo aver giocato in Giappone nel Kyoto Sanga. Il tutto, in attesa che si realizzi il sogno di rivedere in campo Alan Ruschel e Neto, i superstiti della tragedia di Medellin, per far vedere che la vita ricomincia, anche se sarà impossibile dimenticare.