Al via il «Torneo delle Regioni» con l'Adige in prima fila
L’Adige e lo sport giovanile, un binomio vincente: è questa la filosofia del nostro giornale, che da sempre è attento allo sport.
Il nostro impegno si esprime in pieno anche in una nuova iniziativa - condivisa con la Federcalcio trentina e con la Lega Nazionale Dilettanti - cioè quella di essere il giornale partner del Torneo delle Regioni 2017.
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Una competizione importante, che parte dal lontano 1959 e diventa nel corso degli anni una manifestazione itinerante che mette a confronto le migliori promesse del calcio dilettantistico italiano, sotto la maglia della propria regione di appartenenza, ponendo al centro i valori più autentici di questa disciplina.
È vero, il calcio è uno sport milionario, muove un giro d’affari incredibile in tutto il mondo e i suoi maggiori interpreti sono delle vere e proprie star, con tutti gli eccessi del caso. Quando si parla di giovani, però, il discorso cambia e allora tornano in campo i principi più genuini e quella magia che inevitabilmente si crea quando ventidue ragazzi si mettono a rincorrere un pallone, si confrontano fra loro, imparano a rapportarsi coi loro coetanei, scoprono cosa voglia dire «spirito di squadra», voglia di allenarsi e sacrificarsi per raggiungere un obiettivo, di qualsiasi livello esso sia.
E, nell’epica di questo sport, è così possibile tracciare un fil rouge che parte dal campetto in terra della periferia più disagiata di questa nostra Italia, laddove c’è un Prete che anche attraverso il calcio combatte la mafia, e arriva fino alle luci di San Siro, le stesse cantate da Roberto Vecchioni. Fra questi 1450 ragazzi, che da domani a venerdì 14 aprile si affronteranno sui campi trentini, ci saranno forse i nuovi Baggio, Nesta, Maldini o Buffon; per la maggior parte di loro, probabilmente, il calcio sarà invece una bella parentesi, una passione e non un lavoro, ma di certo un ricordo da portare con sé, così come lo sarà questa partecipazione al Torneo delle Regioni, con le sue emozioni, le gioie e le delusioni, le sconfitte e le vittorie che il calcio - così come la vita - ci riserva.
Tutto questo l’Adige vi racconterà attraverso l’impegno e la competenza dei suoi cronisti sportivi, in una serie di pagine che ogni giorno porteranno il lettore fino a bordo campo, per dare conto di azioni, gol ed emozioni. Il nostro giornale, ogni mattina, darà il risveglio in albergo a calciatori, dirigenti e staff tecnico, con uno speciale ricco di tabellini, cronache, classifiche e fotografie.
Non solo, perché lunedì 10 aprile ci sarà in omaggio con l’Adige - grazie alla positiva sinergia della redazione sportiva e di Media Alpi Pubblicità - un inserto di 24 pagine interamente dedicato al Torneo delle Regioni con le fotografie e gli organici di tutte le 73 squadre, oltre a curiosità, statistiche e storia di questa manifestazione.
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L’orgoglio, per la nostra terra, è quello di ospitare per la prima volta questo prestigioso evento calcistico. Quartier generale sarà Levico Terme, con la Valsugana in prima linea con i suoi laghi e le sue eccellenze turistiche da scoprire e che i giovani, i dirigenti e le famiglie potranno conoscere durante questi otto giorni di gare.
Così come Trento, con la sua offerta culturale di città d’arte, che ospiterà diverse partite, in un gioco di squadra che coinvolge gran parte del Trentino orientale attraverso le sue migliori infrastrutture calcistiche in erba sintetica. Una sfida che la nostra terra saprà vincere, attraverso la sua capacità di organizzare e gestire la logistica dei grandi eventi sportivi, così come dimostrato in tante occasioni di prestigio internazionale e che darà visibilità al territorio, grazie anche alla copertura televisiva e in diretta streaming riservate al Torneo delle Regioni.
Un grande evento, dunque, che rende per una settimana il Trentino la «capitale» del calcio giovanile nazionale. Un giornalista un giorno scrisse che il calcio «è la cosa più importante fra le cose meno importanti della vita». Si può convenire o meno con questa affermazione, di certo accende le passioni vere ed autentiche di milioni di persone, in Italia soprattutto. Dunque, palla al centro!
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE TAVECCHIO
C’è anche il messaggio del presidente federale Carlo Tavecchio, ex massimo dirigente della Lega Dilettanti, per la manifestazione in Trentino:
«ll Torneo delle Regioni festeggia la 56ª edizione tornando in Trentino dopo oltre venti anni. Sono due importanti ricorrenze che dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, quanto la storica manifestazione della Lega Nazionale Dilettanti goda di ottima salute, nonostante la sua straordinaria longevità, ed esprima valori sociali e sportivi sempre attuali, anche grazie alla formula rinnovata. Dall’ultima apparizione in Trentino, infatti, si è passati da una competizione riservata alle sole categorie di Calcio Femminile e Juniores ad una che comprende anche quelle Allievi e Giovanissimi, così completando la filiera agonistica maschile del calcio a 11, in quella che è unanimemente riconosciuta come la più grande festa del calcio giovanile italiano. La provincia di Trento, territorio sempre sensibile allo sviluppo della disciplina e particolarmente fecondo per quanto concerne il volontariato sportivo, soprattutto di settore giovanile, avrà la possibilità di mettere in mostra, oltre alla consueta ospitalità ed efficienza organizzativa, anche le bellezze della propria terra.
Che sia una bella esperienza
Gli atleti, ragazze e ragazzi, che vi partecipano avranno l’occasione privilegiata di confrontarsi con pari età provenienti da tutta la Penisola e potranno sfruttarla per maturare prima di tutto sotto il profilo umano. Sono queste le caratteristiche di una manifestazione a cui sono particolarmente legato e che sono convinto segnerà anche stavolta un grande successo di partecipazione. In ultimo, attraverso questo saluto, mi sia consentita formulare a tutti i partecipanti, calciatori, allenatori, arbitri e dirigenti il mio personale augurio e quello di tutta la Federcalcio affinché possano vivere un’esperienza indimenticabile all’insegna del rispetto e dell’amore per il calcio».