Ciclismo, Nibali trionfa Dumoulin resiste
Vincenzo Nibali ha vinto la 16esima tappa del Giro d’Italia del Centenario, da Rovetta (Bergamo) a Bormio (Sondrio), lunga 222 chilometri, con grandi salite, fra le quali il Mortirolo e lo Stelvio, e polemica finale.
Il siciliano della Bahrain-Merida ha superato in una volata a due lo spagnolo Mikel Landa (Sky).
Tom Dumoulin, pur fra mille sofferenze è giunto a 2’17” da Nibali, ha difeso la maglia rosa, che indossa dal 16 maggio scorso, giorno della cronometro del Sagrantino. Dumoulin adesso ha un vantaggio di 31” su Quintana e di 1’12” su Nibali, terzo nella generale.
L’olandese, oggi penalizzato da problemi intestinali, è riuscito a limitare il distacco dai rivali che lo hanno preceduto all’arrivo di Bormio.
La maglia rosa ha duramente polemizzato con i rivali dopo l'arrivo: «Ho perso tanto tempo, è stato terribile. Sono arrabbiato, perchè non capisco il comportamento dei miei diretti avversari: hanno detto che volevano andare a prendere il mio connazionale Kruijswijk, invece hanno attaccato. È come se mi avessero tradito. Io mi ero comportato diversamente rispetto a loro quando Quintana è caduto nella discesa verso Bergamo. Cosa mi aspettavo? Niente».
Alle spalle di Nibali e Landa si è piazzato Nairo Quintana, staccato di 12”, e terzo al traguardo di Bormio; poi Domenico Pozzovivo, quarto, a 24”; il russo Ilnur Zakarin, quinto, a 34”; sesto Davide Formolo, a 1’2”. Decimo il francese Thibaut Pinot, a 1’35”.
Quella di Nibali è la prima vittoria di tappa di un italiano in questa edizione.
Domani il Giro arriva in Trentino con la 17esima frazione, la Tirano-Canazei di 219 chilometri.