Quel «What do you want?» inteso come «Cosa c... vuoi?» urlato da Jorge Gutierrez a Maurizio Buscaglia durante l’ultimo time out sabato sera a Capo d’Orlando è stato notato da tutti coloro che hanno visto la partita in tv.
E ieri con il coach non si è potuto non tornare sull’argomento. Pur negando che il fatto lo abbia particolarmente turbato, Buscaglia ha voluto far sapere che «sulla cosa non si fa finta di niente». Nascondere un episodio che hanno visto tutti significherebbe perdere autorevolezza di fronte alla squadra e questa è l’ultima cosa di cui l’allenatore e la società hanno bisogno.

«Si è parlato della questione, dopo la partita e anche nelle ore seguenti - ha spiegato l’allenatore - Ognuno (riferito al play messicano, ndr) reagisce a modo suo. Lui ha un ruolo delicato, è indietro di condizione. Per quanto mi riguarda finché è logico, perché ogni tanto girano anche a me, io cerco di portarlo ad alti livelli...». Oltre il coach non è andato, se non per dire che il nervosismo palesato da Gutierrez «rappresenta il malessere del giocatore che non riesce ad incidere».

Sull’umore in spogliatoio ecco il pensiero di Shavon Shields: «Abbiamo parlato fra di noi, sappiamo di dover fare passi in avanti ma siamo tutti uniti e pronti a farlo: ci sono della difficoltà, in questo momento la nostra difesa è l’aspetto principale su cui dobbiamo migliorare».