Pyeongchang 2018: al via i giochi invernali, a Seul la sorella di Kim
In un freddo polare, con l'immagine del ghiaccio al centro dello stadio e i fuochi di artificio in cielo, ha preso il via la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang.
Una grande tigre bianca e cinque bambini che cominciano il loro viaggio nel tempo alla ricerca della pace. E' iniziata così la cerimonia inaugurale dei Giochi invernali di PyeongChang, in cui il primo 'quadro' è proprio dedicato alla pace. E la tigre, che poi è anche l'animale scelto per la mascotte, è una dei quattro guardiani protettori della pace.
Stretta di mano ai vertici tra Corea del Sud e Corea del Nord, alla cerimonia d'apertura dei Giochi di PyeongChang: il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in ha fatto il suo ingresso in tribuna d'onore e prima di prendere posto ha salutato con una stretta di mano ricambiata Kim Yo-jong, la sorella più giovane del leader nordcoreano Kim Jong-un, presente con la delegazione nordcoreana alle sue spalle.
Pochi leader ma 35mila a stadio, è show cerimonia - Pochi leader di punta, qualche testa coronata, ma in 35mila allo stadio a sfidare il freddo per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pyeongchang. C'è grande attesa nella regione della Corea del Sud che ospita i Giochi per il via ufficiale della rassegna a cinque cerchi: lungo la strada che porta all'impianto olimpico c'è stato un grande fermento per tutta la giornata per gli ultimi ritocchi. Cartelloni con Soohorang, la tigre bianca mascotte dei Giochi: un simbolo per la Corea, un guardiano nella stria coreana. Sooho poi significa protezione, quella che il Paese vuole offrire agli atleti, agli spettatori e a tutta la famiglia olimpica che partecipa alla festa dei Giochi.
La pace sarà il motivo conduttore, rinforzato dalla sfilata unita delle due Coree e dalla partecipazione al torneo di hockey femminile di un team misto Sud e Nord. "Lo spirito olimpico ha riunito due parti che per troppo tempo sono state divise, i Giochi hanno portato una reale speranza per un futuro più luminoso per tutti sulla penisola coreana", le parole del presidente del Cio Thomas Bach alla vigilia del via. Il bobbista Won Yun-jong sarà il portabandiera per gli atleti di Seul, non svelato quello dei coreani del nord. Nel parterre dei politici, assenti alcuni dei capi di stato e premier più in vista, a fare compagnia al padrone di casa, il presidente sudocoreano Moon Jae-in, primo testimonial di questi Giochi, ci sarà il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il vicepresidente americano Mike Pence, il primo ministro giapponese Shinzo Abe, l'inviato speciale del presidente cinese Xi Jinping Han Zheng, i presidenti di Slovenia, Borut Pahor, Svizzera Alain Berset, Slovacchia Andrej Kiska, Polonia Andrzej Duda, Estonia Kersti Kaljulaid, Lettonia Raimonds Vejonis e Lituania Dalia Grybauskaite. Tra gli altri leader il primo ministro norvegese Erna Solberg, quello olandese Mark Rutte, finlandese Juha Sipila, del Liechtenstein Adrian Hasler, il re di Svezia Carlo e la regina Silvia, il Granduca di Lussemburgo Henri, il principe ereditario della Danimarca Frederik e il Principe Alberto II di Monaco. A rappresentare l'Italia il ministro dello sport, Luca Lotti.