Moreno Moser, fuga per la vittoria Trionfa al Trofeo Laigueglia
Ottima notizia per il ciclismo italiano e, in modo particolare per quello trentino: Moreno Moser torna al successo dopo quasi due anni e mezzo (Tour of Austria 2015) e lo fa con una bellissima azione nel finale della 55ma edizione del Trofeo Laigueglia. Il ciclista trentino, che ieri vestiva la maglia azzurra della Nazionale, ha sferrato l'attacco decisivo sull'ultima salita andando così a conquistare il successo in solitaria davanti ad altri due italiani: Paolo Totò e Matteo Busato.
La fuga di giornata parte dopo sette chilometri, con tre corridori all'attacco: Audun Brekke Fløtten (Virtu Cycling), Julien El Fares (Delko Marseille Provence KTM) e il Francesco Bettini (d'Amico - Utensilnord ). Il loro vantaggio sale rapidamente e arriva a toccare addirittura i 9' dopo 50 km. La corsa si accende sulla salita di Testico, quando in testa rimane solitario El Fares e iniziano gli attacchi in gruppo. Si forma così un gruppetto di inseguitori formato da uomini di diversi team che in pochi minuti riprende El Fares. A circa 30 km dal traguardo prova l'azione solitaria Silvan Dillier (AG2R), ma il suo vantaggio rimane sempre attorno ai 15" e anche il suo tentativo viene annullato dal gruppo inseguitore, composto da una ventina di unità. Questi corridori si vanno quindi a giocare la vittoria.
Sulla salita di Colla Micheri, Moreno Moser sferra l'attacco decisivo. In poco tempo riesce a fare la differenza e scollina con 12" di vantaggio su drappello inseguitore formato da cinque corridori: Francesco Gavazzi, Matteo Busato, Nicola Bagioli, Romain Combaud e Roland Thalmann. L'azione di Moser si mantiene brillantissima e il suo vantaggio continua ad aumentare nei confronti del gruppetto inseguitore su cui rientrano anche Quentin Jauregui, Fausto Masnada, Ben Hermans, Kasper Asgreen e Paolo Totò.
Moser può quindi amministrare il vantaggio nell'ultimo chilometro e imporsi in solitaria sul traguardo di Laigueglia, conquistando così per la seconda volta in carriera la classica ligure (la prima volta nel 2012). Al secondo posto troviamo Paolo Totò che vince la volata degli inseguitori davanti a Matteo Busato.
Moser, non immaginiamo la sua soddisfazione dopo le pene passate nelle ultime due stagioni...
«Provo una felicità immensa, penso che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo. Quasi non mi ricordavo più come si faceva ad alzare le braccia al traguardo. Poi arrivare da solo è sempre più bello perché ti godi la vittoria in maniera ancora migliore».
Se lo sentiva nella gamba questo successo?
«Sapevo di stare bene, ma prima di una gara non c'è mai la certezza del risultato. Quest'inverno mi sono preparato veramente bene: sono stato super metodico e costante, e fortunatamente non ho avuto alcun intoppo. La settimana scorsa ho finito la Vuelta Valenciana e sentivo di esserne uscito bene e lì il livello era alto! Il lavoro fatto in Spagna mi è servito per la gara di oggi».
Per il suo morale la vittoria al Laigueglia è un toccasana, o no?
«Sicuramente è super importante. Il corridore che ero diventato nelle ultime due stagioni certo non mi piaceva. L'anno scorso ho avuto una stagione disastrosa per colpa di un virus e trovare le motivazioni per andare avanti non era facile. Ho cercato di caricarmi di meno aspettative e di ascoltare meno le chiacchiere degli altri, cercando di vivere alla giornata: è stato un bene eda ha contribuito, assieme a tante altre cose, ha comporre il puzzle della rinascita.
Che programmi per l'immediato?
«In questa settimana correrò la Ruta del Sol in Spagna, poi le Strade Bianche, la Tirreno Adriatico, la Sanremo e le classiche delle Ardenne».
Immagino che le Strade bianche siano un pensiero fisso dopo la vittoria nel 2013.
«Da inizio stagione lo vedo come uno dei miei obiettivi. Arrivarci con una vittoria conquistata cambia molto le aspettative anche se sono conscio che lì il livello degli avversari sarà molto più alto».