MotoGp, incidente a 340 all'ora Paura per Michele Pirro
Ci sono giorni in cui la paura riaffiora negli invincibili centauri della MotoGP. Quando gli schermi non mostrano immediatamente le immagini di una caduta in pista, vuol dire che lo sfortunato pilota ha subito un trauma importante.
È quanto successo oggi pomeriggio all’autodromo del Mugello durante la seconda sessione di prove libere del Gp d’Italia quando il tester Ducati Michele Pirro, wild card per la gara di casa, è caduto rovinosamente sul rettilineo principale del circuito, nei pressi della curva San Donato. Il pilota è stato sbalzato in aria ed è ricaduto prima sui piedi battendo successivamente la spalla destra e la testa.
Tutto il circuito ha tenuto il fiato sospeso, fino a quando non è stato annunciato che il pilota era cosciente ed era in grado di muovere gli arti. Particolarmente preoccupato è apparso Danilo Petrucci, grande amico di Pirro: «Quando si resta fermi a lungo tempo in pista si capisce subito che è qualcosa di grave, ma fortunatamente poi ci hanno rassicurato». «Spero che si rimetta presto - è stato il messaggio del leader del mondiale Marc Marquez - lo vogliamo il prima possibile in pista con noi». «Quando ho visto le prime immagini e ho capito dove era caduto Michele e l’ho visto in terra senza sensi, ho avuto molta paura perchè lì si va veramente forte - è stato il pensiero di Valentino Rossi - È andata molto bene che non ha toccato il muretto laterale». «Io stavo uscendo dal box e l’ho visto cadere - ha spiegato Andrea Iannone - Ha dato una botta bruttissima e meno male che sta bene. È dura cadere a oltre 340 all’ora».
I compagni di squadra del pilota pugliese Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo si sono mostrati fra i più preoccupati, ma allo stesso tempo sollevati dopo le notizie positive che arrivavano dall’ospedale di Careggi a Firenze dove Pirro era stato trasportato in elicottero per ulteriori accertamenti: «Mi ha fatto molto effetto vedere quella caduta - sono state le parole del forlivese - un volo in aria pazzesco. Non è stato bello vedere quelle immagini». «Ho visto il video una volta e non lo voglio più rivedere - gli ha fatto eco lo spagnolo - Michele è stato molto fortunato ad aver battuto prima i piedi, perchè se fosse caduto subito con le spalle o di testa i problemi sarebbero stati maggiori». Assolta quasi all’unanimità dai piloti la pista, rea secondo la minoranza di essere stata la causa dell’incidente per quell’avvallamento a fine rettilineo.
La pista del Mugello segue la morfologia del terreno e per togliere questa ‘gobbà sarebbe necessario spianare la collinetta che la crea. L’argomento verrà affrontato nella prossima safety commission. Intanto Michele Pirro, dal letto di ospedale avrebbe chiesto di poter tornare in pista già domattina, richiesta ovviamente non esaudita dei medici che lo terranno ancora in osservazione.