Halep sfata il tabù, il Roland Garros è suo
Simona Halep ha spezzato l’incantesimo. A quasi 27 anni ha vinto per la prima volta a Parigi un torneo dello slam e può finalmente considerarsi una vera numero uno al mondo. Finora la romena occupava con merito il trono ma nella sua pur ricca bacheca mancava ancora uno di quei trofei che distinguono i campioni dai grandi giocatori. Al quarto tentativo, dopo aver mancato l’obiettivo una volta in Australia e due al Roland Garros, Halep ha potuto finalmente prima alzare e poi stringere al petto l’agognata coppa al termine di una finale non facile, conquistata in rimonta sulla solida statunitense Sloane Stephens, battuta 3-6, 6-4, 6-1.
L’andamento del match sembrava raccontare ancora la stessa storia, quella della regina triste, spesso vincente ma mai dominatrice nei momenti che contano. Un primo set filato via sotto i colpi della statunitense, che aveva se non altro la serenità di chi uno slam lo ha già vinto, l’ultimo Us Open.
Salita presto sul 4-1, Stephens non ci ha messo molto ad archiviare il primo parziale. Un altro break all’inizio del secondo set e Halep, sullo 0-2, sembrava finita. Invece era l’inizio di una nuova partita. La romena, dopo essersi issata fino al 4 pari, ha approfittato di un passaggio a vuoto dell’avversaria e si è imposta 6-4. Un colpo per la Stephens, che nella terza e decisiva partita si è trovata in un attimo sotto 5-0 e davanti una sentenza già scritta. Il verdetto, stavolta, e finalmente, è a favore della Halep.
È un n.1 che non ha invece bisogno di conferme Rafal Nadal, che nella finale maschile di domani affronterà Dominic Thiem. Lo spagnolo punta all’undicesima vittoria nel torneo parigino, risultato (strabiliante) che gli garantirebbe anche la permanenza sul trono del mondo davanti a Roger Federer. Il rampante Thiem ha mostrato contro Marco Cecchinato di meritare la sua prima finale Slam e ha l’occasione di entrare nel ristretto olimpo dei vincitori.
Il suo problema è dover affrontare il più grande giocatore di sempre sul rosso. Solo in questa stagione, Nadal ha messo insieme 25 vittorie sulla terra, vincendo a Monte Carlo, Barcellona e Roma. Unica sconfitta, quella subita nei quarti di Madrid proprio per mano dell’austriaco, che lo sconfisse anche l’anno scorso a Roma, sempre nei quarti. Questo sarà, domani, il problema dello spagnolo. Secondo Juan Martin Del Potro, eliminato ieri in tre set, attualmente battere Nadal sul rosso «è impossibile». «Mi aspetta una partita molto difficile contro un giocatore che sta giocando alla grande - ha detto Nadal -. Sarà il giorno in cui dare il massimo, in cui alzare ancora un pò il livello. Thiem è l’avversario più difficile che avrei potuto affrontare». Ventitrè anni dopo Tomas Muenster, Thiem ha invece l’occasione di ripetere l’impresa del finora più grande tennista austriaco.