Us Open: avanti anche Fognini
Dopo Paolo Lorenzi, Andreas Seppi e Lorenzo Sonego, Fabio Fognini è il quarto azzurro ad accedere al secondo turno degli degli Us Open maschili, quarto ed ultimo Slam della stagione in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. Il 31enne di Arma di Taggia, numero 14 del ranking e del seeding, ha cominciato la sua undicesima avventura nello Slam della Grande Mela, dove nel 2015 ha raggiunto gli ottavi eliminando Nadal, superando per 4-6 6-2 6-4 7-6(4), dopo quasi tre ore ed un quarto di lotta, il Next Gen statunitense Michael Mmoh, numero 120 Atp, in gara nel main draw per la seconda volta grazie ad una wild card (nel 2016 uscì al primo turno).
L’azzurro non ha certo giocato il suo miglior tennis ed ha rischiato di complicarsi non poco la vita contro il 20enne nato a Riyadh ma residente a Bradenton, in Florida, mai affrontato in carriera. Il ligure ha perso di misura il primo parziale nonostante il recupero dal 2-4 al 4 pari. Nella seconda frazione ha rimesso le cose a posto strappando la battuta all’americano al terzo ed al quinto gioco, pareggiando il conto dei set.
Ritrovata una certa continuità al servizio Fognini si è aggiudicato anche il terzo parziale, grazie ad un unico break messo a segno nel terzo game. Nella quarta frazione il ligure e scattato avanti 2-0 ma Mmoh lo ha riagganciato e superato (3-2). Si è lottato punto a punto fino al tie-break (con il Next Gen statunitense che ha annullato una pericolosa palla-break nell’undicesimo gioco): Fognini è volato sul 4-1, si è fatto riagguantare sul 4 pari ma poi ha chiuso per 7 punti a 4, archiviando un match decisamente complicato.
«Era importante vincere e io qui a New York ho spesso deluso e giocato male - ha detto il Davis man azzurro - in famiglia siamo divisi, Flavia adora questa città che le ha portato decisamente bene, io invece non mi ci trovo granché bene. Sarà perchè gli US Open sono l’ultimo Slam della stagione e ci arrivi sempre un po’ stanco, ma qui non riesco mai ad esprimermi al massimo, fatta eccezione per l’ottavo del 2015 quando eliminai Rafa». Al secondo turno Fognini troverà dall’altra parte della rete l’australiano John Millman, numero 55 Atp: tra i due non ci sono precedenti.
Niente da fare, invece, per Federico Gaio, numero 242 del ranking mondiale, anche lui passato dalle qualificazioni. Nel suo debutto assoluto nel tabellone principale di uno Slam, ha trovato semaforo rosso di fronte al belga David Goffin, numero 10 Atp e decima testa di serie: 6-2 6-4 7-6(5) il punteggio con cui si è imposto il 27enne di Rocourt. Ha disputato comunque una buona prova il 26enne faentino, che può recriminare per tre set point mancati sul 5-3 e servizio nel terzo set. «Sono entrato in campo un pò teso, ma contro un top ten come Goffin penso sia abbastanza normale - ammette Gaio - Poi nel secondo e terzo set è andata meglio e ho avuto anche qualche chance per portarlo al quarto. Per fortuna il tennis non è matematica, altrimenti io che sono 242 del mondo avrei dovuto perdere molto più nettamente contro il numero 10».