Deborah Chiesa perde al terzo set a Pula Fognini si ritira a Pechino: guai fisici
Continua il momento poco fortunato di Deborah Chiesa che è uscita di scena al secondo turno sui campi in terra rossa del Forte Village a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, palcoscenico dell’ennesimo evento ITF combined, l’undicesimo della stagione, con due tornei da 25mila dollari di montepremi. La 22enne di Trento, scivolata al numero 236 delle classifiche mondiali e quinta favorita del seeding, dopo la vittoria all'esordio per 6-2 6-4 Cristiana Ferrando, 23enne di Santa Margherita Ligure, numero 494 Wta, ha ceduto alla distanza 3-6 6-4 6-4 contro la qualificata britannica di Leeds Francesca Jones, classe 2000 e numero 475.
Il match era cominciato giovedì, stoppato quasi subito, sul punteggio di 1-1, dal maltempo che non ha dato tregua al torneo nell’intera giornata di venerdì. Al ritorno in campo nella mattinata di ieri Debby è stata la più pronta a entrare in partita, ha infilato subito tre games di fila portandosi in testa 4-1, vantaggio difeso con sicurezza. E’ bastato però un piccolo calo di tensione per rianimare la Jones che ha strappato subito il servizio alla trentina in avvio di secondo set, break che ha fatto la differenza e ha riportato la situazione in parità; quasi speculare il terzo e decisivo parziale: Deborah ha ceduto la battuta sull’1-1, la britannica è salita rapida sul 3-1, rintuzzando puntualmente i tentativi di recupero della azzurra agguantando così un posto tra le otto dopo due ore e ventiquattro minuti di gioco. Sullo slancio la Jones ha poi superato 6-4 6-2 anche la venezuelana Andrea Gamiz, qualificandosi per le semifinali.
MASTER – Assegnati sui campi della Baldresca a Rovereto anche gli ultimi due titoli del Master del Grand Prix Trentino 2018. Martina Schmid si è aggiudicato il terza femminile battendo per 6-2 6-4 la 14enne ledrense del Ct Rovereto Carlotta Vivaldelli. Prova di spessore quella della giovanissima tennista dell’Ata, classe 2003, che ha sempre comandato gli scambi giocando con aggressività e determinazione. La Schmid era emersa da una intensa semifinale con un’ottima Alessia Passerini, rivincita della finale di Brentonico, mentre la Vivaldelli si era imposta con un’altra atina, Beatrice Zanlucchi. Successo di Luca Odorizzi e Luca Del Dot nel doppio di quarta, l’eccellente condizione del primo, unita all’esperienza del secondo, hanno fatto la differenza nella sfida decisiva con i lagarini Simone Adami e Mauro Cazzanelli, risolta alla distanza con il punteggio di 6-3 3-6 6-3.
FOGNINI - Termina in semifinale la corsa di Fabio Fognini al “China Open”, torneo Atp 500 dotato di un montepremi di 3.401.860 dollari in corso sul cemento di Pechino, in Cina (combined con un Wta Premiere Mandatory). Il 31enne di Arma di Taggia, numero 13 Atp e quarto favorito del seeding, reduce dalla finale a Chengdu, non è infatti potuto scendere in campo contro Juan Martin Del Potro, numero 4 del ranking mondiale, finalista agli ultimi Us Open, per via dell'infortunio alla caviglia rimediato sul finire dell'incontro di venerdì contro l'ungherese Marton Fucsovics. In particolare, nel primo punto del decimo game del secondo set, dopo aver mancato due match point nell'ottavo gioco, Fognini ha appoggiato male il piede, subendo una distorsione alla caviglia e cadendo anche a terra, per poi andare sulla sedia, molto dolorante. E' comunque tornato in campo riuscendo a chiudere positivamente la sfida.
Per Fabio - seguito in questa trasferta asiatica dal capitano di Coppa Davis Corrado Barazzutti - si trattava dell'ottava semifinale stagionale, la sesta sul cemento e la 37esima complessiva in carriera. Con la vittoria nei quarti contro Fucsovics l'azzurro ha inanellato il 43esimo match vinto in questo 2018: record (erano stati 42 nel 2013).
Fognini salterà dunque anche il Masters 1000 di Shanghai per poi fare rientro nel circuito nel torneo di Vienna, con la possibilità di migliorare ulteriormente la sua classifica e provare a ritoccare il best ranking.
Nella 35esima finale in carriera, la sesta in questa stagione nella quale ha fatto centro ad Acapulco e nel "1000" di Indian Wells - 22 i titoli messi in bacheca - e perso quelle di Auckland, Los Cabos e US Open, Del Potro troverà dall'altra parte della rete il georgiano Nikoloz Basilashvili, numero 34 Atp, che si è imposto per 76(6) 64, in un'ora e 39 minuti, sul britannico Kyle Edmund, numero 16 del ranking mondiale e quinta testa di serie ("giustiziere" al secondo turno per 7-5 al terzo di Matteo Berrettini).
Si tratta della quarta finale nel circuito maggiore per il 26enne di Tbilisi, seconda stagionale dopo quella nel "500" di Amburgo (terra) dove Basilashvili ha colto il suo primo titolo Atp.
Del Potro si è aggiudicato in tre set l'unico precedente fra i due, disputato un anno fa, al primo turno del "1000" di Shanghai.