Aquila, domani lo Zenit in Eurocup per riprendere a volare
La Dolomiti Energia Trentino, dopo la sconfitta contro Cantù, è tornata in palestra per farsi trovare pronta al Round 3 di 7Days EuroCup che domani sera (ore 20.30) la vedrà opposta allo Zenit San Pietroburgo alla BLM Group Arena di Trento.
Anche quest’anno la squadra di coach Vasily Karasev ha tutto per puntare alla vittoria della seconda coppa continentale: il roster della squadra di San Pietroburgo (lo scorso anno battuta 103-81 dai bianconeri al PalaTrento) è un mix di talento, solidità, atletismo ed esperienza internazionale che sulla carta ha poco da invidiare anche a formazioni di Eurolega. La probabile assenza del fenomenale playmaker mancino Brandon Jennings (20 punti all’esordio ma ora fermo per un problema alla mano) non toglie nulla alle qualità complessive di un gruppo che grazie alle capacità balistiche di Simonovic, Scrubb, Uthoff (5/5 da tre nell’ultimo turno a Belgrado) e Karasev può sfruttare dentro l’area la potenza dell’ex Reggio Emilia Reynolds (15 punti di media con il 65% dal campo). L’intelligenza cestistica del nuovo arrivato Mekel (compagno di Radičević nell’ultima parte di stagione a Gran Canaria) e la consistenza dei russi di rotazione fanno il resto.
FABIO MIAN
«Le partite di coppa di questo livello le guardavo in TV, ritrovarmi alla vigilia del match contro una big europea come lo Zenit è affascinante, mi dà emozione, soddisfazione e stimoli e sono sicuro affronteremo la partita dantdo tutto, al massimo delle nostre possibilità, di squadra. Sto cercando di crescere giorno dopo giorno e di costruirmi un ruolo importante nel team, sono convinto che impegnarsi con costanza e lavorare duro in palestra alla lunga dia sempre i suoi frutti. Il doppio impegno settimanale? E’ particolare perché ti costringe a “resettare” continuamente, ogni tre giorni hai una partita importante: è un aspetto che mi piace, ma che dall’altro ti impone grande attenzione nella gestione di ogni singolo momento per recuperare energie, allenarti e lavorare su fisico e tecnica».
DAVIDE DUSMET
«Sappiamo con che tipo di ambizioni lo Zenit abbia costruito anche quest’anno la squadra - spiega l’assistant coach -. Ad inizio stagione non a caso i russi sono stati inseriti da molti nelle primissime posizioni del “ranking” delle favorite alla vittoria della coppa. Credo che molti tifosi di Trento vorrebbero veder giocare Jennings, un giocatore importante anche per la NBA, ma anche se non fosse della partita non mancherebbe il talento allo Zenit, che può contare su un reparto esterni di primo livello e su tanti lunghi capaci di colpire dal perimetro. La nostra sfida principale sarà riuscire ad avere più coesione in difesa, e con più continuità: abbiamo fatto vedere buone cose sia con il Partizan che anche in Francia contro l’ASVEL, il prossimo passo sarà essere pronti a 40’ di buona qualità difensiva senza troppi alti e bassi».