Dolomiti Energia, a Varese per ritrovare vittoria e sorriso
Oggi a mezzogiorno, la Dolomiti Energia Trentino- ancora senza vittorie in campionato quest’anno - affronta a Masnago l’Openjobmetis Varese (una vinta, una persa).
Ecco come l’Ufficio stampa dell’Aquila cerca di stemperare la tensione per il delicato momento e - allo stesso tempo - mette in evidenza alcuni dei temi della partita.
1) Nativi di Čačak
In Serbia c’è una città di 73 mila abitanti di nome Čačak, un piccolo centro urbano che ha un grosso ruolo nella sfida fra Varese e Trento. Come? Beh, nel 1994 proprio a Čačak sono nati e poi cresciuti due ragazzi che che si affronteranno direttamente in campo domani a Masnago e dalle cui prestazioni dipenderanno, anche nel corso della stagione, le fortune delle rispettive squadre: il playmaker bianconero Nikola Radičević e la stella dell’Openjobmetis Aleksa Avramovic. Niko ha cominciato la sua avventura a Trento dando un assaggio delle sue straordinarie qualità di costruttore di gioco e di passatore (4,5 assist di media nelle prime 6 partite stagionali), Avramovic invece nelle prime due partite di campionato ha letteralmente tenuto in ostaggio le difese avversarie viaggiando a 24,5 punti a partita tirando con il 60% da 3 (9/15) in 31’ di utilizzo a serata. Ma non pensiate che a Čačak siano nati solo loro: se i nomi di una leggenda di campo e panchina come Zeljko Obradovic e di un MVP dei mondiali (campione olimpico, mondiale ed europeo) come Dragan Kicanovic non vi dicono nulla, correte a studiare sui libri di storia della pallacanestro!
2) BOX OUT!
37, 32, 48 e 43. Meglio non giocare questi numeri al Lotto: sono i rimbalzi totali catturati dalle avversarie di Trento nelle ultime quattro partite ufficiali, in cui non a caso sono maturate altrettante sconfitte per l’Aquila. Che la Dolomiti Energia stia soffrendo sotto i tabelloni non è un segreto, e l’assenza di Beto Gomes (che non sarà della partita a Varese ma che sta proseguendo nel proprio recupero dall’infortunio subito in Francia) ha per certi versi aiutato ad evidenziare il problema. Da energia, compattezza attorno al ferro e taglia-fuori Trento vuole e deve ripartire per darsi più chance di correre in transizione concedendo allo stesso tempo meno contropiedi e seconde opportunità ai propri avversari.
3) Masnago, li 9 novembre 2014
L’affascinante e caldissimo palazzetto di Masnago, storicamente, non è proprio il preferito da capitan Forray e compagni, che in quattro anni di Serie A lo hanno espugnato una sola volta, curiosamente al primo tentativo: 20 punti di Josh Owens, 10 rimbalzi di Dada Pascolo e pure un paio di giocate pesanti di un giovanissimo Diego Flaccadori permisero a Trento di rimontare e vincere 70-76 nella quinta giornata di campionato. Era il 9 novembre 2014: da lì in avanti in trasferta con Varese solo sconfitte (lo scorso anno addirittura con 27 punti di scarto), anche se nel totale dei precedenti fra le due squadre in Serie A i bianconeri sono avanti 5-3 avendo sempre difeso il proprio campo dagli assalti varesini. L’ultima sfida è datata 10 marzo 2018: vittoria casalinga di Trento 82-74 anche grazie ai 20 punti e 8 rimbalzi di Beto Gomes.