Buscaglia: «Contro Valencia provata la difesa per Pesaro»
Come ad inizio stagione, contro Valencia per la Dolomiti Energia è ripartito dal quintetto iniziale Andrea Mezzanotte, che ieri sera ha confezionato una buona prestazione personale. Lui non lo nasconde, ma rivela anche i suoi limiti: «Sono contento dell’opportunità che grazie al coach ho avuto in questa partita. Questa è stata la mia prima gara in doppia cifra, credo che sarà una serata che ricorderò». Come detto, non è andato tutto per il verso giusto: «Al di là dell’attacco, ho peccato in alcune situazioni in difesa, ma per ora posso solo lavorare». Sul futuro, il giovane numero 14 rimane realista: «Sulla possibilità che io mi ritagli uno spazio anche in altre occasione, devo dire che è una questione di tempo, anche perché sto ancora costruendomi a livello fisico».
Felice di Andrea è anche il coach Maurizio Buscaglia: «La prestazione è assolutamente da sottolineare. Una grande esperienza per il ragazzo, che ha potuto capire ancora meglio come stare in campo». «Durante il match - prosegue il tecnico bianconero - è cresciuto con continuità e ha finito con alcune difese fatte davvero bene. In una partita più leggera come questa, ha potuto iniziare ad avere qualche responsabilità in più, senza esagerare».
Sulla partita, il coach è complessivamente soddisfatto: «Abbiamo trovato un quintetto che ci può dare qualcosa per una certa difesa, abbiamo provato un paio di cose che dovevamo scoprire. Purtroppo - si rammarica Buscaglia - abbiamo punito poco la loro circolazione di palla con il nostro pressing». «Non va bene - si lamenta ancora - ma anche da queste imprecisioni si costruiscono le prossime partite». Tornando a parlare dei suoi ragazzi, Maurizio riprende il match del capitano: «La serata è servita anche a Toto per sbloccarsi sul piano realizzativo, cosa che gli e ci è mancata in questo avvio di stagione». «È chiaro - conclude Buscaglia riguardo al match - come questa sera noi non fossimo forti come gli altri».
Da parte di coach Jaume Ponsarnau la partita è una vittoria non solo nel risultato: «È stata un’ottima esperienza per migliorare le situazioni di gioco, per trovare le cose da migliorare. Dopotutto - prosegue - l’obiettivo principale di questa sfida non era vincere, ma migliorarci». «La vittoria che è arrivata non significa più di tanto, ma fa comunque piacere. Finire primi -conclude - per noi significa essere una squadra competitiva».