Adani e la lite in diretta tv: «Allegri? Maleducato» e ritorna la polemica
"Allegri? Sicuramente è stato scortese, maleducato e anche arrogante": così ai microfono di Radio Deejay Daniele Adani replica all'allenatore della Juventus con il quale è stato protagonista di un battibecco sabato nel dopopartita di Inter-Juve. "Ma soprattutto -aggiunge Adani - dicendo che non posso parlare perché non ho vinto scudetti manca di rispetto a tutti quanti, anche a chi paga gli abbonamenti e tifa. Puoi ovviamente avere opinioni diverse, ma non puoi finire la conversazione togliendoti il microfono".
"Quando cerco un confronto, cerco di mettere la persona in condizione di esprimersi, di avere un contraddittorio, di avere un argomento - prosegue Adani intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione condotta da Linus e Nicola Savino Radio Deejay chiama Italia - E cerco di farlo nel massimo rispetto e nei modi giusti, cercando di avere un contraddittorio nel modo adeguato senza servilismo, senza lisciare il pelo a nessuno. Io ho i miei dati, un analista non deve per forza fare l'allenatore, ma un allenatore deve essere un grande analista. Io so chi ho davanti, nel caso di Allegri l'argomento non può essere il pareggio con l'Inter, ma si doveva tornare sul percorso di Champions League. L'intervistato deve cercare di argomentare per rispetto di chi è a casa e ascolta. Sicuramente è accettabile lo sfogo, ma quando hai un ruolo così importante devi saper avere un argomento adeguato". "Lui è stato molto maleducato ma ci mancherebbe che non lo salutassi", conclude Adani.
Allegri e nervi tesi, non si discute lavoro altrui - Scudetto già cucito sulla maglia, eppure il finale della Juventus appare a nervi tesi. Le scintille in tv tra il tecnico bianconero, teorico del risultato anteposto al bel gioco, e l'opinionista di Sky Adani, che non ha mai risparmiato critiche, per quanto mediate, al gioco della Juventus, hanno mostrato la furia di Allegri, non nuovo a dire il vero a risposte piccate se attaccato. "Mi sono arrabbiato ieri, oggi sono calmo", esordisce Allegri ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" tornando sulla lite di ieri con Adani. "E' una questione di rispetto del lavoro - spiega Allegri riferendosi al battibecco con l'opinionista di Sky impegnato questa sera in Torino-Lazio - dopo una partita normale ma non mi va ogni volta di sentire la ramanzina. Mi sono arrabbiato perché io accetto le critiche, posso piacere o non piacere ma andare a discutere del lavoro altrui quando non si è ferrati no, non è giusto. Che poi - dice ancora Allegri - l'anno scorso è successa la stessa cosa con l'Inter, dopo il 2-3 di Higuain". E infatti, lo scorso anno, dopo la vittoria sull'Inter, andò in scena il primo "scontro" in diretta tv, con l'affermazione di Allegri a travolgere le idee dell'ex difensore: "Fate troppa teoria, il calcio è semplice". Un aspetto che l'allenatore bianconero ha sempre messo in evidenza, la semplicità contro chi di schemi e teoria vive, contrapposizione che nel post partite di Inter-Juventus è esplosa in tutta la sua virulenza. Dopo le allusioni di Adani, che ha evidenziato il bel gioco dell'Ajax contro la Juventus in Champions League, è arrivata la reazione: "Allenare - ha risposto Allegri - non vuole dire fare gli schemi. Al giorno d'oggi sono tutti teorici, io sono un pratico". Attaccando poi Adani, accusato di "leggere i libri non sapendo niente di calcio", ma anche di "non aver mai allenato": quando Allegri ha zittito il commentatore Sky, sottolineando "i sei scudetti vinti", è esplosa la reazione di Adani: "Stai zitto lo dici a tuo fratello". Un episodio spiacevole, proseguito fin quando Allegri non ha abbandonato il collegamento, schizzando in mixed zone infuriato: "Adesso comando io - ha intimato allo staff comunicazione Juventus -, non parlo più con nessuno". Questa sera, ospite di Fabio Fazio, Allegri è tornato sull'episodio sottolineando il suo punto di vista. Difficile immaginare che alle sue parole possano seguire fatti, visti gli obblighi imposti dalla Lega Serie A, altrettanto pensare che il nervosismo di Allegri fosse causato dall'imminente incontro con Agnelli per discutere del futuro: sempre da Fazio Allegri ha annunciato ''rimango alla Juve, ho ancora un anno di contratto". Che la Juve non giochi bene, in relazione al potenziale a disposizione, è un dato di fatto, almeno quanto il primo comandamento dell'essere bianconeri: vincere è l'unica cosa che conta. Anche a scapito del bel gioco.