Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi Nuova sfida: Costazza vs Beltrami Votate il vostro atleta del cuore
Nuova sfida tra campioni del nostro sondaggio “Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi”: oggi è tra la sciatrice fassana Chiara Costazza e il campione di tamburello Manuel Beltrami.
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COSTAZZA, REGINA IN COPPA DEL MONDO
È l’unica trentina ad aver vinto in Coppa del Mondo, è l’ultima italiana ad averlo fatto in slalom. Sono passati più di dodici anni da quella giornata di Lienz, tra Natale e Capodanno, quando la poliziotta fassana seppe mettere in riga tutte le avversarie, nel pieno del regno di Marlies Schild.
Proprio a maggio Chiara ha spento le 36 candeline, in attesa di tornare a vivere a pieno ritmo il nuovo ruolo di allenatrice, veste che indossa da poco più di un anno, cioè da poche settimane dopo aver chiuso la propria carriera da atleta.
Quel 29 dicembre di Lienz resta naturalmente il momento sportivo a cui la fassana è più legata.
«Vincere in Coppa del Mondo è stato qualcosa di meraviglioso e porterò sempre nel cuore le sensazioni di quella giornata. Ma sono tanti i momenti belli che questo sport mi ha regalato. Mi ha fatto vivere tante esperienze, conoscere tante belle persone: è stata un’autentica scuola di vita che mi auguro tanti altri possano vivere come ho vissuto io. Ed in un certo senso ora tocca a me cercare che questo avvenga: in questo nuovo ruolo sto provando a trasmettere queste emozioni ai più giovani, speriamo di riuscirci». Entusiasta da tecnico, così come lo era da atleta. Pressoché sempre sorridente e capace di regalare positività, anche nelle giornate meno positive. Tornando indietro di una dozzina di anni, un paio di mesi prima della vittoria, era arrivato il debutto sul podio, terza a Reiteralm, dietro alle due padrone di casa Schild e Nicole Hosp.
«Nella mia carriera ho avuto l’occasione di confrontarmi prima con Marlies e quindi con Mikaela Shiffrin, le due slalomiste più vincenti di sempre. Forse per affinità di carattere, forse per vicinanza di età, ma Marlies ha rappresentato in un certo senso la mia musa ispiratrice ed ancora adesso mi piace seguirla sui social nella sua nuova vita da mamma con il marito Benni Raich. Io, cresciuta nel mito di Debora Compagnoni, una volta arrivata in Coppa del Mondo ho provato ad ispirarmi a Marlies, donna molto riservata, ma sempre genuina, sincera, cordiale. Anche Shiffrin è riservata, ma per un qualche motivo non mi ha mai trasmesso una carica emozionale pari a quella di Schild, pur avendo condiviso parecchi allenamenti, anche sull’Aloch, qui a Pozza. Forse la differenza di età ha influito».
Nelle due stagioni che vanno dall’autunno 2006 alla primavera 2008 sono concentrati i migliori risultati di Chiara Costazza: due volte sul podio, in più occasioni immediatamente a ridosso. Un ritmo che prometteva bene, benissimo. Poi è arrivato l’infortunio di Aspen, novembre 2008.
«Mi sono rotta il tendine d’Achille, durante una caduta in gigante. Poteva essere un infortunio normale - successivamente è capitato anche a Manni Moelgg e dopo tre mesi era già in pista - invece io sono incorsa in una serie di complicazioni che mi hanno fatto entrare in un autentico calvario. Ci sono voluti cinque anni, per tornare tra le prime 8 di Coppa del Mondo. Potrebbe essere un rimpianto e più volte mi sono chiesta cosa sarebbe stato senza quell’infortunio, ma la risposta è sempre stata unica: fa parte del gioco e se ritornassi indietro rifarei tutto quello che ho vissuto. Sono stata fortunata, ad avere una carriera così».
BELTRAMI, IL TOP NEL TAMBURELLO
Quando si parla di grandi campioni dello sport, non si può certo non parlare di Manuel Beltrami, giocatore di tamburello, disciplina dove Manuel è sicuramente un “top player”, quel giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra. Manuel non è solo un campione, ma anche un grande trascinatore. Nella sua carriera ha avuto il merito di far crescere due giovani promettenti, facendoli diventare due grandi campioni. Stiamo parlando di Yohan Pierron suo compagno di reparto a Callianetto, dove arrivò giovane e prese il posto di Andrea Petroselli. Qualche anno fa Manuel a Castellaro ha avuto il grande merito di stare a fianco di un altro giovane di grande talento, oggi uno dei migliori atleti in circolazione sulla “terra rossa”: Federico Merighi, trentino di Noarna.
La carriera di Manuel inizia con i settori giovanili, una passione che forse gli è venuta dal padre ex giocatore e ora allenatore: «Da ragazzino - racconta - ho praticato anche il tennis e infatti il mio modello sportivo è Roger Federer, tennista elvetico, classe 1981. Oltre ad essere ineguagliabile come talento ha un atteggiamento e un’eleganza che mi affascina».
Federer non è il solo atleta menzionato da Manuel che ovviamente non può non fare riferimento al tamburello, in cui vede in Giuseppe Bonanate il suo atleta di riferimento. «Credo che il suo stile di gioco sia perfetto», spiega.
La carriera di Manuel è caratterizzata da tanti titoli conquistati e a questo punto gli chiediamo quale sia stata la sua più grande soddisfazione. «Sportivamente ho avuto tanta gioie - ricorda Beltrami -, ma le mie soddisfazioni più grandi sono state il primo trofeo vinto nel 1997, la Super Coppa a Montechiaro d’Asti davanti a 2000 spettatori e l’ultimo scudetto vinto dal Callianetto nel 2013 sul campo di Aldeno. In particolare quella la ricordo perché fu una partita molto tirata contro il Monte, divenuto poi Cavaion e soprattutto una squadra, capace di vincere molto. Purtroppo, dopo quella vittoria però il Callianetto sciolse il club».
Parlando della sua carriera, il più grande rammarico è invece stato quello «di non aver mai vinto uno scudetto con una squadra trentina, impresa solo sfiorata nel 1996 con il Tuenno. Eravamo primi con un punto di vantaggio a due partite dalla fine. Il Castelferro ci raggiunse e perdemmo il titolo nello spareggio. Ero molto giovane e pensavo di rifarmi con il Tuenno, ma l’anno successivo ho avuto un brutto infortunio in moto e successivamente ho sempre giocato in club fuori regione. Dalla mia carriera, ovviamente non posso ancora aspettarmi molto, vorrei riuscire a far vincere qualche titolo al Solferino, team dove milito attualmente. La squadra allestita dalla società è di buon livello, anche se purtroppo fino ad oggi, non abbiamo potuto dimostrare nulla causa il difficile momento che stiamo attraversando per l’emergenza coronavirus». Quest’anno Manuel avrà come compagno di reparto Yohan Pierron, cosa già successa a Callianetto e Giorgio Cavagna altro suo compagno di squadra a Callianetto e più di recente a Castellaro. Le possibilità di scendere in campo però, vista la pandemia, non sembrano molte.
I RISULTATI DEI TABELLONI
Nella sfida di ieri, Massimo Dalfovo (327 voti) ha battuto Lidia Trettel (214).
Tabellone parte sinistra
Tabellone parte destra