Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi Sedicesimi: Dallavalle vs Baldo Votate il vostro atleta del cuore

di Daniele Ferrari

Nuova sfida tra del nostro sondaggio “Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi”: oggi è tra l'orientista Luca Dallavalle e la tamburellista Germana Baldo, arrivati ai sedicesimi di finale.

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Luca Dallavalle. 

Dalle impegnative salite e percorsi in mountain-bike, alla discese «estreme» sci ai piedi. Luca Dallavalle, orientista di Croviana in Val di Sole, è salito per due volte sul tetto del mondo nell’impegnativa e tecnica disciplina del mountain bike orientamento.
Tre aggettivi per il suo sport?
La mountain-bike, e la sua versione abbinata all’orienteering (con la ricerca del giusto percorso tra mappa e lanterne), è una disciplina appassionante, pulita e sempre dinamica.
La soddisfazione più bella?
Il mio primo titolo mondiale nella prova sprint a Liberec nel 2015, edizione iridata dove ottenni anche un argento nella mass-start ed un bronzo nella prova long.
La delusione più cocente?
Non aver partecipato alla sprint mondiale a Vilnius nel 2017, mondiale dove ero in gran forma ed avevo ottenuto l’oro nella mass-start.
Il campione di tutti i tempi?
Il fondista Petter Northug.
La squadra del cuore?
Non seguo il calcio, dico l’Itas Diatec Trentino Volley.
L’avversario più tosto?
Il Ceco Krystof Bogar (2 ori mondiali) un atleta rimasto ad alto livello per un decennio.
Il compagno a cui è più legato?
Vorrei ricordare tutti i compagni della Nazionale italiana, guidata dall’allenatrice Laura Scaravonati ed l’amico russo Ruslan Gritsan (11 titoli mondiali nello sci e mtb orienteering): un vero esempio.
Il suo pregio migliore?
La costanza e l’abilità nel cimentarsi in più discipline, anche molto diverse.
Il suo difetto peggiore?
A volte non riesco a tenere alta la motivazione durante l’intera stagione: se i risultati non arrivano iniziano a crescere i dubbi.
Conta più il talento o il sacrificio?
Il talento è quello che ti fa fare un passo in più verso il successo.
Chi deve ringraziare se è arrivato al successo?
Il primo allenatore Giancarlo Dell’Eva da cui ho appreso la disciplina, e il tecnico Daniele Sacchet che ha sempre creduto in me.
Allo sport trentino manca?
Spesso è sottovalutata l’importanza dello sport in ambito scolastico e lavorativo.
A parte il suo, lo sport preferito?
Sci alpino e sci estremo.
La paura più grande?
Lo confido: ho paura dei serpenti.
Cosa le fa perdere la pazienza?
Chi agisce per secondi scopi, non te lo dicono e spesso ti ingannano.
È superstizioso?
Direi di no, nessun rito prima delle gare.
Come trascorre il tempo libero?
Vado tanto in bici, ma mi piace la montagna anche in inverno e con gli sci d’alpinismo.
Se non vivesse in Italia, dove vorrebbe vivere?
Non c’è posto migliore e più tranquillo del Nord della Norvegia.
Da piccolo sognava di...
Forse di gareggiare in bicicletta.
Chi è per lei l’Mvt?
Dico Gilberto Simoni, ma tra i primi metto anche il biker perginese Martino Fruet.


 

Germana Baldo. 

Tra le atlete approdate ai sedicesimi di finale troviamo anche la tamburellista Germana Baldo. Riuscendo a spuntarla su un atleta che ha fatto la storia del nuoto e dello sport trentino, Germana, oltre ad essere una giocatrice di carisma ed esperienza, ha dimostrato anche di possedere feeling con ilpubblico, che l’ha votata. Queste le risposte della giocatrice aldenese che quest’anno, dopo i suoi trascorsi con la bergamasca Dossena avrebbe dovuto giocare con la matricola Segno, facendo crescere le promettenti giovani atlete del team della Val di Non.
Tre aggettivi per il suo sport?
Direi pulito, divertente e di nicchia.
La soddisfazione più bella?
La vittoria del ultimo campionato del mondo indoor disputato a Rovereto.
La delusione più cocente?
Direi l’aver perso lo scudetto open 2018, titolo vinto dalla Tigliolese, ma alla portata della mia squadra il Dossena.
Il campione di tutti i tempi?
Il tennista Rogerer Federer.
La squadra del cuore?
Sono simpatizzante della Juventus.
L’avversario più tosto?
Le squadre piemontesi, prima il Chiusano e poi la Tigliolese.
La compagna a cui è più legata?
A tutte, se devo menzionare qualcuno direi le sorelle Zeni con le quali ho giocato sia nell’indoor che nell’open.
Il suo pregio migliore?
Sicuramente la determinazione.
Il suo difetto peggiore? L’ostinazione.
Conta più il talento o il sacrificio?
Entrambi. Uno è sinonimo dell’altro.
Chi deve ringraziare se è arrivato al successo?
Direi tutte le persone che mi hanno accompagnato nel mio percorso sportivo dedicandomi il loro tempo e dandomi dei consigli validi.
Allo sport trentino manca?
Secondo me non manca nulla perché è integro e basato sul volontariato.
A parte il suo, lo sport preferito?
Tennis e motoGp.
La paura più grande?
L’indifferenza e l’egoismo.
Cosa le fa perdere la pazienza?
La sofferenza.
È superstiziosa?
Non in modo particolare, comunque devo ancora conoscere uno sportivo che non lo sia.
Come trascorre il tempo libero?
Molto in famiglia, in moto, con gli amici. Mi piace anche leggere libri.
Se non vivesse in Italia, dove vorrebbe vivere?
Adoro il mio paese perchè è pieno di storia, cultura, montagne, laghi, mare. Comunque se dovessi scegliere opterei per un’isola caraibica.
Da piccola sognava di...
Diventare veterinaria.
Chi è per lei l’Mvt?
Una persona che ha fatto della sua passione sportiva uno stile di vita e che nonostante le difficoltà incontrate nella sua carriera ha sempre lottato per raggiungere i suoi obiettivi con la caparbietà e il sacrificio In altre parole chi ha scritto pagine di storia indelebili per lo sport.

 

 Tabellone parte sinistra

Tabellone parte destra

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