Francesco Moser: "I miei primi settant'anni, non solo in bicicletta". Ecco il libro sul campione - VIDEO
Forum alla redazione dell'Adige con il celebre ciclista trentino che domani festeggerà il compleanno: per l'occasione al quotidiano del 19 giugno sarà abbinato una biografia, con i testi di Beppe Conti, la prefazione di Bernard Hinault e le fotografie di Remo Mosna
IL DOCUMENTARIO "Moser. Scacco al tempo"
I RICORDI "Le mie tappe indimenticabili"
TRENTO. Domani, 19 giugno, Francesco Moser compie 70 anni e per l'occasione esce il suo nuovo libro, una biografia con i testi di Beppe Conti, la prefazione di Bernard Hinault e le fotografie di Remo Mosna.
Il libro uscirà anche in abbinamento con il giornale l'Adige che così ha organizzato un forum (nella foto) orchestrato dal direttore Alberto Faustini per discutere con il campione e raccontare in anteprima alcuni aneddoti.
Con 279 vittorie in carriera, un Giro d'Italia, un mondiale, tre Roubaix e molto altro sarebbe bello sapere cosa può essere mancato alla carriera di Francesco Moser.
«Penso che una delle cose che mi sono mancate sia stata quella di non aver mai vinto il Tour de France.
Purtroppo ci sono stato solo una volta perché ai miei tempi la parola d'ordine era il Giro d'Italia. Le squadre erano abbastanza ridotte e non si poteva pensare, come oggi, di spostare atleti su una corsa o su un'altra. E per le formazioni italiane la priorità era naturalmente il Giro d'Italia».
La vittoria più bella?
«Sono moltissime e tutte hanno avuto una particolare storia. Ma forse proprio per questo la vittoria davvero indimenticabile è stata la prima. La Coppa pro Loco di Cavareno per allievi, nell'estate del 1969, anno in cui ho cominciato a gareggiare».
Il TESTO COMPLETO dell'articolo è disponibile sull'Adige oggi in edicola e in abbonamento