Eliminata anche l'Italia femminile: Serbia debordante, azzurre in lacrime. Ultime speranze nel beach con Lupo e Nicolai
Il team di Mazzanti aggiunge un altro capitolo al disastroso copione della spedizione olimpica per la pallavolo nazionale, che non è riuscita a esprimersi ai livelli visti in precedenti competizioni internazionali
TOKYO. Ancora delusioni azzurre negli sport di squadra.
Come nel torneo di pallavolo maschile, anche in quello femminile l'Italia è stata eliminata nei quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Le azzurre sono state nettamente sconfitte dalla forte e lucida Serbia per tre set a zero (25-21, 25-14, 25-21 i parziali).
Molta amarezza, dunque, per una squadra dalla quale ci si aspettava di più ma che oggi non ha saputo esprimere la sua migliore pallavolo: come nel caso dei maschi, le ragazze di coach Mazzanti hanno presentato una prova piuttosto opaca.
Dopo il ko di ieri della nazionale maschile, che contro la non inarrivabile argentina ha chiuso un ciclo, il volley tricolore resta aggrappato alle speranze nella coppia di beach Lupo-Nicolai, argento 5 anni fa, in corsa nei quarti: oggi pomeriggio, inizio previsto alle 15, la sfida con la coppia del Qatar Cherif-Ahmed.
Gli atleti dell'Aeronautica Militare sono a caccia della seconda semifinale consecutiva in un'Olimpiade, dopo quella di Rio 2016. Per farlo i ragazzi di Matteo Varnier, 4 vittorie in altrettante gare del torneo, dovranno avere la meglio su una delle formazioni piu' in forma del momento. Cherif-Ahmed, infatti, occupano il primo posto del World Ranking e in questo 2021 sono andati per ben 5 volte a podio nel World Tour.
Un avversario molto duro come ricordato da Paolo Nicolai dopo gli ottavi, ma i vice campioni olimpici dalla loro hanno un'ottima condizione di forma, testimoniata dalle belle prestazioni messe in mostra a Tokyo.
A livello di precedenti tra le due coppie, i ragazzi di Matteo Varnier sono in vantaggio 3-1, l'ultimo match risale al 28 maggio 2021: vittoria di Paolo e Daniele a Sochi.
La vincente di questo quarto finale incontrera' in semifinale chi si aggiudicherà il math tra Thole-Wickler (Germania) e Krasilnikov-Stoyanovskiy (Russia). Negli altri due quarti di finale si affronteranno Leshukov-Semenov (Russia) - Mol-Sorum (Norvegia) e Plavins-Tocs (Lettonia) - Alison-Alvaro Filho (Brasile).
Queste le parole del commissario tecnico azzuro, Matteo Varnier: "Ci troveremo di fronte la coppia che occupa il primo posto nel ranking mondiale e già questo rende l'idea del livello di Cherif-Ahmed. Non dovremo commettere passi falsi e soprattutto essere lucidi e pazienti, perche' loro sono una coppia con un atletismo eccezionale. Spesso recuperano anche i palloni piu' incredibili e per questo motivo non dovremo aver fretta di chiudere i vari punti".
ITALIA-SERBIA 0-3 - IL COMMENTO
di Francesco Loscalzo (Ansa)
Come nei peggiori incubi. Con inevitabili polemiche finali anche sull'uso (eccessivo?) dei social. Una bruttissima Italia viene annientata dalla Serbia ed è eliminata dal torneo di pallavolo femminile delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Nei quarti di finale le azzurre sono state sconfitte per tre set a zero, con i parziali di 25-21, 25-14, 25-21 che dimostrano come non ci sia mai stata partita. Non c'è stata mai partita neanche nel confronto tra le due giocatrici più attese, forse le più forti al mondo: Tijana Boskovic (26 punti) è stata decisiva per il successo delle serbe, mentre è negativo il giudizio sulla prestazione di Paola Egonu (che ha chiuso a quota 16 ma che ha sbagliato moltissimo).
Per la formazione allenata da Davide Mazzanti (alla vigilia di Tokyo 2020 confermato fino a Parigi 2024), la delusione è grandissima: partita con il chiaro obiettivo di conquistare la prima medaglia a Cinque cerchi della storia della pallavolo femminile, ha dovuto abbandonare i sogni di gloria già nella prima partita a eliminazione diretta. In effetti, preoccupanti segnali erano già arrivati dalle ultime due partite del girone eliminatorie, perse in malo modo con Cina e Usa, dopo aver dominato nelle prime tre Russia, Turchia e Argentina.
E così il movimento della pallavolo italiana, in poco meno di 24 ore (ieri gli uomini erano stati superati al tie-break dall'Argentina), è stato spazzato via dalle Olimpiadi.
Contro le serbe, i primi muri di Anna Danesi sembravano poter essere un'arma determinante e invece nella parte centrale del set l'Italia non era capace di frenare la Boskovic, cercata con continuità dalle compagne.
Dopo un discreto avvio di partita, la Egonu non riusciva più a mettere a terra la palla: la diretta conseguenza è stato il predominio delle serbe, avanti un set a zero e assolute padroni della partita.
Nel secondo Mazzanti provava a mischiare le carte, cambiando la palleggiatrice.
Ma neppure l'ingresso di Orro per Malinov, insieme a quelli di Sylla per Pietrini e di Chirichella per Fahr, portava benefici per le azzurre.
Anzi. E così, in soli 22 minuti la Serbia andava sul 2-0.
Nel terzo parziale, arrivava la reazione dell'Italia (avanti anche 13-9) ma era solo un lampo, cancellato dalle avversarie che chiudevano il set per 25-21 e il match sul 3-0 in un'ora e 12 minuti di gioco.
"Non ha funzionato nulla", ha commentato con grande amarezza il capitano Sylla. Lacrime amare nello spogliatoio azzurro: "Questa deve essere - ha detto Chirichella - una grande esperienza per arrivare in futuro a qualcosa di più grande".
Chiuso il capitolo Olimpiadi, per le azzurre ci saranno solo pochi giorni di vacanza, perché il 18 agosto cominceranno gli Europei tra Serbia, Croazia, Romania e Bulgaria.
Nei prossimi giorni si capiranno le intenzioni di Mazzanti sulla squadra da portare.
Sicuramente, saranno ore di polemiche. Anche per quello che lo stesso allenatore ha sottolineato a fine partita: "Alle ragazze avevo detto: 'Cercate di staccarvi da tutto quello che vi circonda' perché già di emozioni ne abbiamo tante.
La melma quando arriva è melma, al di là di chi te la tira. Questa Olimpiade è stata una palestra tosta per tutti sotto questo punto di vista: per me che ho fatto cinque post in sei anni è più facile staccarmi dai social, forse per loro è un po' più difficile. Di certo - ha concluso - non abbiamo perso per questo".
Ma di certo è un argomento che, nell'epoca dei social, non può passare inosservato.