Clamoroso: Sinner fermato dalle vesciche ai piedi, addio Masters di Miami
Dopo la «battaglia» con Kyrgios, aveva davanti il modesto Cerundolo: dopo soli 22 minuti il forfait, troppo dolore, impossibile giocare
MIAMI (Usa). Galeotte furono le vesciche. Le ferite ai piedi - questa la spiegazione che è emersa nella tarda serata italiana - sono state la causa del clamoroso ritiro del 20enne Jannik Sinner al Masters 1000 della Florida, quando l'allievo di Vagnozzi sembrava proiettato alla semifinale da favorito. Ieri nel quarto di finale contro la sorpresa del ricco torneo sul veloce, il 23enne Francisco Cerundolo argentino di Buenos Aires, il n.10 al mondo ha disputato 5 game e giocato per soli 22 minuti.
Al cambio di campo sotto 1-4 "pel di carota" si è "consegnato all'incredulo rivale, che in mattinata si era allenato proprio con l'altoatesino, che ha bissato l'amaro abbandono in California, durante l'altro Masters 1000 statunitense, alle soglie degli ottavi per colpa di un'influenza, prima di dover affrontare il bizzoso australiano Nik Kyrgios, che qui ha poi sconfitto in 2 set dopo una "battaglia" di nervi e di scambi anticipati, con il pusterese a mantenenere una concentrazione monumentale.
Era stata una marcia di cuore e di carattere a Miami per Sinner che doveva difendere i punti della finale conquistata lo scorso anno, quando si arrese all'amico polacco Hubert Hurkacz, pronto al suo quarto odierno contro il russo senza bandiera Daniil Medvedev, che se sbarcasse in semifinale "ruberebbe" nuovamente lo scettro di n.1 al serbo Novak Djokovic che è ancora ai box da novax.
Il dramma del talento di Sesto Pusteria, che aveva tanto faticato al 2° e al 3° turno per annullare 3 match ball al finnico Rusuuvuori e ben 5 allo spagno Carreno Busta, è filato via senza avvisaglie mattutine quando si è preparato proprio con Cerundolo, che da n.103 ora salirà al n.51 del ranking (best al numero 76 lo scorso febbraio) entrando sempre direttamente in tabellone nei Masters 1000 e Slam.
Il sudamericano si era infilato con merito, alla sua prima partecipazione ad un 1000 nel tabellone principale (a Indian Wells era uscito di scena nelle qualificazioni sconfitto dal cinese Shang, il n.543 Atp!), lui più abituato alla terra rossa, nel "buco" del tabellone dove si erano arrese le teste di serie Opelka, Monfils e Tiafoe.
«Ho notato - ha detto Francisco, incitato dai numerosi tifosi albiceleste, che affronterà il vincente della sfida tra il tedesco n.2 Zverev e il n.6 vichingo Ruud - che sul 30 a 15 del quarto gioco Sinner si è piegato, ma credevo fosse solo un momento di stanchezza».
Jannik non ha sfruttato una palla break nel game d'apertura e il rivale ha dimostrato una certa superiorità negli scambi prolungati. Nel quarto gioco con un ace Sinner è salito 40-0 e quello è stato l'ultimo punto che ha fatto. Cerundolo ha firmato i nove successivi salendo 4-1 e a quel punto l'altoatesino ha deciso di ritirarsi.
Dopo la resa del gladiatore Matteo Berrettini, n.6 al mondo, che si è dovuto operare alla mano destra due giorni fa, è questa un'altra tegola sul tennis azzurro perchè le aspettative su Sinner in questo torneo erano veramente alte. Quando ha lasciato, mestamente, il campo Jannik non ha detto nulla nè al suo avversario e neppure all'arbitro. L'indiscrezione sulle vesciche ai piedi è uscita dopo. Rimangono 10 le semifinali azzurre nella storia dei Masters, Sinner non è riuscito nel bis a Miami. Gli unici italiani sopravvissuti sono gli splendidi veterani Fabio Fognini e Simone Bolelli, che si giocheranno l'accesso alla finale del doppio contro l'olandese Koolhof e il britannico Skupski.