Niente da fare per l'Itas: la Champions League va allo Zaksa
I polacchi dominano dall’inizio alla fine su Trento che non è mai entrata in partita: 3-0 il risultato finale che non ammette discussioni
LE FOTO Mille trentini a Lubiana per guardare la finale dell'Itas
TRENTO. Che peccato, Itas! Trento non entra mai in partita e la Champions League di volley va ai polacchi dello Zaksa che vincono 3-0 lasciando solo le briciole ai trentini.
La cronaca del match. La Trentino Itas si presenta in formazione tipo all’Arena Stozice di Lubiana: Sbertoli in regia, Lavia, Kaziyski e Michieletto su palla alta, Lisinac e Podrascanin al centro e Zenger libero. Il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle risponde con Janusz al palleggio, Kaczmarek opposto, Semeniuk e Sliwka schiacciatori, Smith e Rejno centrali, Shoji libero.
I gialloblù inizialmente faticano ad entrare in partita, anche perché Lisinac soffre a rete (muro subito ed errore in attacco) e così gli avversari scappano subito sull’1-4. Kaziyski prova a suonare la carica e riporta a stretto contatto i suoi (6-7), ma l’equilibrio dura poco perché i polacchi riaccelerano con Kaczmarek (ace per l’8-11) e poi tornano ad avere un margine importante (10-15) grazie a Semeniuk che in battuta ed in attacco fa male a Trento.
Nella parte centrale i Campioni d’Europa si rianimano con Michieletto (attacco e ace) e Kaziyski, che quasi da solo firma la parità a quota 16. Il Grupa Azoty anche in questo caso riparte (18-20 e 20-23) con Kaczmarek e chiude il primo set sul 22-25, dopo che Kaziyski, ancora lui, aveva provato nuovamente a ricucire la situazione di punteggio sino al 22-23.
La Trentino Itas, guida dal suo capitano, prova a partire in maniera differente nel corso del secondo set, che inizia a condurre sin dalle prime battute (5-4 e 8-6). Quando si esaurisce la vena a rete di Matey per Kedzierzyn-Kozle è facile trovare la parità a quota dieci e scappare nuovamente via (13-15, errore in ricezione di Kaziyski, seguita da un suo errore in attacco).
I polacchi sono un treno in corsa che aumenta progressivamente la propria velocità grazie all’efficacia del proprio trio di palla alta e alla costante presenza di Smith in primo tempo e a muro (15-19, 19-23). Il 2-0 in favore dei campioni in carica arriva sul 20-25 con Sliwka infermabile.