Nations League: l'Italia young batte l'Ungheria, ora l'Inghilterra (che ha fatto 1-1 con la Germania)
Il ct Mancini vara la stagione del rinnovamento, e mette in campo una Nazionale giovane, pimpante e godibile, con Gnonto superstar e i gioielli Pellegrini, Barella e Bastoni
CESENA. Un’Italia giovane e pimpante conquista la prima vittoria (2-1) della nuova era della ricostruzione, dopo il fallimento mondiale, contro l’Ungheria dell’italiano Marco Rossi. Decisivo un primo tempo importante allo stadio “Manuzzi” di Cesena per la seconda giornata del girone della Nations League.
Una gara convincente, sulla scia del pari con la Germania a Bologna, giocata dalla squadra di Mancini che è sembrata aver ritrovato verve e brillantezza. Il ct cerca nuove indicazioni in una stagione nella quale non ci saranno per l’Italia i Mondiali in Qatar.
In attacco il “Mancio” schiera un sorprendente tridente con il napoletano Politano, il sassuolese Raspadori e Willi Wilfried Gnonto, che ha lasciato le giovanili dell'Inter (la squadra del cuore) per giocare in Svizzera, a Zurigo. Classe 2003 capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Paragonato a Sterling e con Messi come idolo.
A centrocampo giostrano Barella e Pellegrini, in difesa i centrali sono Mancini e Bastoni, sulle fasce a spingere Calabria e Spinazzola.
Gli azzurri passano in vantaggio con un’incisiva conclusione di Barella al 30', staffilata tra tre avversari, dopo aver dominato la gara. Il raddoppio arriva al 45' con Pellegrini che raccoglie un cross di Politano e stende Dibusz.
La ripresa inizia con una ghiotta occasione per gli azzurri al 55’: Politano si accentra e calcia dai 20 metri, la palla colpisce la traversa, poi Gnonto non riesce nella deviazione vincente. Al 57' altra azione travolgente dell'Italia sull'asse Gnonto-Barella, quest'ultimo si allunga troppo la palla e l'occasione sfuma. Improvvisamente al 61’ i magiari dimezzano con un autogol di Mancini: Fiola spinge a destra, guadagna il fondo e mette un pallone teso in area, maldestro intervento di Mancini che devia alle spalle di Donnarumma.
Al 69' Ungheria pericolosa ogni volta che riparte ed è ancora Sallai ad andare alla conclusione, ma il portierone del Psg alza oltre la traversa. Al 76' Calabria ci prova ma il tiro termina fuori. Dopo Dimarco e Belotti, il ct Mancini inserisce un altro esordiente, dopo i 6 contro i tedeschi, è Alessio Zerbin, classe ’99 del Frosinone di B, l’erede di Insigne al Napoli. Nel finale Locatelli sfiora il 3-1. L’11 giugno azzurri a Wolverhampton contro gli inglesi.
Ci andiamo da caplista: ieri all’Allianz Arena i tedeschi di Flick hanno pareggiato 1-1 con gli inglesi, già sconfitti dai magiari. Gol al 50’ di Hofmann, regista del Borussia Mönchengladbach, pari ospite del capitano Kane del Tottenham, all’87’ su rigore. Prima di Germania e Inghilterra, inserite nel nostro girone di Nations, succede di tutto. Tifosi inglesi ubriachi arrestati, tedeschi fermati per saluto nazista inneggiando a Hitler, ancora altri hooligans creano disordini in strada insultando i cittadini bavaresi in Marienplatz. Ora sono accusati di rissa, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, diffamazione e atti osceni in luogo pubblico (in quanto sorpresi a urinare in strada).