La "Sinner-mania" di Torino contagia tutta l'Italia, giovedì sera sfida con Rune
Il campione altoatesino grande protagonista alle Atp Finals: dopo la storica vittoria di martedì contro Novak Djokovic è tornato al palazzetto per allenarsi, accolto dagli applausi e dall'entusiasmo del pubblico
SFIDA Partita epica alle Atp Finals di Torino: Sinner batte Djokovic 2-1
ANALISI Torino è pazza di Sinner: entusiasmo alle stelle
TRENTO. Non era fra i protagonisti delle partite di oggi ma ha infiammato nuovamente il Pala Alpitour, dove si stanno svolgendo le Atp Finals. Il giorno dopo la storica vittoria contro Novak Djokovic, Jannik Sinner è tornato al palazzetto nel pomeriggio per allenarsi nel campo allestito nel foyer. Al suo ingresso è stato accolto da un applauso e dall'entusiasmo dei fans desiderosi di un autografo o un selfie. Già concentrato sull'imminente allenamento, Sinner ha rinviato alla fine il momento degli autografi, anche se un piccolo tifoso è riuscito nell'impresa già durante l'ingresso in campo.
Un'oretta di scambi con il fidato sparring partner Gonzalo Bueno, coccolato dal calore dei fans. Una seduta per mantenere lo stato di forma ma senza forzare.
Sinner sarà in campo domani sera, giovedì, alle 21, contro Rune: obiettivo la semifinale.
Intanto, oggi, Carlitos Alcaraz torna in corsa: il campione spagnolo, ex numero 1 del mondo, ha sconfitto senza troppi patemi il russo Andrey Rublev e si è rilanciato nel torneo dopo la sconfitta nel match iniziale. Ora dovrà affrontare Daniil Medvedev per tentare il passaggio del turno: si prevede un match ad altissima tensione.
Stanotte, invece, la sfida tra Medvedev e Zverev.
Ma il dato del momento è la "Sinner-mania" scoppiata a Torino e che ha già contagiato tutta Italia. Con il successo alle Atp Finals di Torino su Novak Djokovic, numero 1 del ranking mondiale, il giovane talento azzurro si è elevato al livello di star assoluta nel panorama sportivo nazionale e internazionale. La vittoria su Nole è arrivata dopo tre ore e nove minuti di 'battaglia', consumata a suon di servizi imprendibili e di violenti colpi da fondo campo. Uno spettacolo emozionate in un clima infuocato, con un tifo da stadio che ha trasformato il Pala Alpitour in una bolgia. La carica dei 12.000 spettatori ha trascinato Sinner nei momenti più difficili, spingendolo nel terzo set all'impresa.
L'entusiasmo si è diffuso in tutta la città, tradizionalmente 'freddina'. Ma tutto il Paese è impazzito per le prodezze di Jannik, come dimostra il boom di ascolti in televisione: su Rai2 il match è stato visto da 2 milioni e 543.000 spettatori, con uno share del 14.6%, per quello che è il miglior risultato per il tennis in Rai degli ultimi dieci anni; su Sky ci sono stati 789.000 spettatori medi e 1 milione e 838.000 spettatori unici, con il 4,5% di share e un picco di 959.000 spettatori alla fine del secondo set (secondo miglior ascolto di sempre per un incontro di tennis dopo la finale di Wimbledon 2021 tra Berrettini e Djokovic).
Da tutte le parti sono piovute congratulazioni e sono arrivati attestati di stima. A nome dei compagni dell'Italtennis ha parlato Lorenzo Musetti: "Jannik sa benissimo che ha tutta la nostra stima e tutto il nostro tifo, lo aspettiamo a Malaga magari come vincente delle Finals e speriamo di poter chiudere insieme la stagione con il botto".
Le parole d'ordine sono determinazione e serenità: la prima si legge nello sguardo del giovane di San Candido, la seconda è portata dal team e dalla presenza dei suoi cari, da papà Hanspeter e mamma Siglinde fino alla fidanzata Maria Braccini. Poi c'è l'affetto dei 'carota boys', diventati una sorta di 'ultras' di Sinner, che rinnovano l'appello a colorare di arancione il Pala Alpitour in occasione della partita con Rune.
Prima dell'allenamento un veloce siparietto nella lounge di Intesa SanPaolo, dove Jannik ha incontrato Adriano Panatta, leggenda del tennis: due battute e una fotografia, prima di sfilare verso il campo.
"Jannik è uno di quei giocatori che sono in grado di vincere uno Slam. Penso che raggiungerà il numero 1 nel 2024 o avrà la possibilità di raggiungere quel traguardo. Questa è la mia previsione", dice Carlos Alcaraz, rilanciatosi nella corsa alle semifinali, che ammette: "Onestamente sarebbe davvero dura se dovessi affrontare Jannik in Italia. La folla lo spinge. Ma chi lo sa. Mi piacerebbe giocare quella partita contro di lui. Ogni gara che giochiamo è fantastica".