Atp Dubai: Rublev perde la testa e viene espulso per insulti al giudice di linea
Finale incandescente alla prima semifinale: il russo perderà anche tutti i punti guadagnati nel torneo e uscirà così dal ranking dei top 5
DUBAI (Emirati Arabi). Si è chiusa con un finale incandescente e un colpo di follia la prima semifinale del “Duty Free Championships”, Atp 500 dal montepremi di 2.941.785 dollari, giocata tra Andrey Rublev e Alexander Bublik. Il russo, testa di serie n.2 del tabellone e n.5 al mondo, è stato squalificato dopo aver insultato pesantemente, in lingua moscovita, e da distanza ravvicinata un giudice di linea reo di una chiamata assai dubbia nel decimo game del terzo set quando il punteggio era 6-7 (4-7) 7-6 (7-5) 6-5.
Il rosso, finalista 2023, dopo un consulto con il supervisor, è stato squalificato dal giudice di sedia nell’incredulità del pubblico e del rivale kazako nato a Gatcina a sud di S. Pietroburgo (ha preso la cittadinanza per giocare la Davis ad Astana). Prima il russo ha detto di non aver insultato il giudice, ma dopo l’intervento di un supervisor e di un giudice che parla il russo, la qualifica è stata confermata, anche se l’avversario ha detto che avrebbe potuto continuare la partita.
Il comportamento indecoroso a dir poco costerà a Rublev tutti i punti e tutti i guadagni del torneo arabo, verrà sorpassato dal tedesco Zverev e uscirà dalla Top5 dove compariva da ottobre 2023. E in finale non ci sarà nemmeno il russo n.1 Daniil Medvedev, 4 Atp dietro Sinner, che è già al 1000 di Miami (il via al 6 marzo): il terribile mancino Ugo Humbert, re al 250 a Marsiglia, lo estromette 7-5 6-3.