Sport / Sci alpino

Uno straordinario Mattia Casse vince il super-G in val Gardena

Per il piemontese di 34 anni è la prima vittoria in carriera dopo tre podi.

TRENTO - In una gara da batticuore come spesso in Val Gardena, l'azzurro Mattia Casse in 1.28.23 ha vinto sulla famosa Saslong il secondo superG stagionale.

Per il piemontese di 34 anni è la prima vittoria in carriera dopo tre podi.

Alle sue spalle - con un solo centesimo di distacco, pari a 27 cm - l'americano Jared Goldberg in 1.28.24 e primo podio in carriera. Solo terzo ma ben distaccato in 1.28.66 l'asso svizzero Marco Odermatt, vincitore del primo superG a Beaver Creek.

Per l'Italia - con cielo quasi sempre coperto e visibilità non perfetta su una pista ripulita dai previsti 20 cm di neve caduti nella notte, qualche raffica di vento e neve in quota, una tracciatura filante adatta ai discesisti e passaggi con dossi e salti su cui si può perdere o guadagnare molto - ci sono poi Dominik Paris 10° in 1.29.00, Pietro Zazzi 11° in 1.29.20 e Nicolò Molteni 16° in 1.29.59.

Più indietro Giovanni Franzoni, 30° in 1.30.05, e il veterano Christof Innerhofer 35° in 1.30.19 mentre fuori sono finiti il valdostano Benjamin Alliod e il giovane gardenese Max Perathoner.

Domani sulla Saslong tocca alla discesa, gara che l'anno scorso vide la vittoria di Dominik Paris e nel 2022 il primo podio di Casse.

"Aspetto sino alla fine, finchè è sceso l'ultimo": scaramanticamente, ma non troppo, lo sussurra Mattia Casse prima di osar festeggiare la sua prima vittoria in carriera, a 34 anni, nel superG sulla Saslong.

Il piemontese sa che sulla pista gardenese "può succedere di tutto e anche gli atleti dai pettorali più alti possono sfruttare un fondo reso più veloce o una visibilità che migliora di colpo per il cielo che si apre anche solo un po'".

Il suo tempo, 1'28''23, stampato col pettorale numero 10, ha resistito fino all'ultimo arrivo e lo ha fatto anche il suo cuore, pur sobbalzando quando è sceso col n. 26 l'americano Jared Goldberg, anche lui 34enne e veloce come un razzo, che ha sfiorato la beffa per solo benedetto centesimo: 1'28''24, pari a miseri 24 centimetri.

Tutti gli altri concorrenti, a cominciare dall'asso svizzero Matt Odermatt, vincitore del primo superG a Beaver Creek e oggi terzo sul podio, hanno accusato distacchi superiori ai 40 centesimi. Il campione azzurro Dominik Paris ha terminato decimo, a sette decimi, appena davanti a Pietro Zazzi. La pista della Val Gardena dove Casse era salito sul podio per la prima volta, nel 2022, quando fu terzo in discesa libera, lo ha accolto senza sorriso: cielo quasi sempre coperto e visibilità non perfetta, qualche raffica di vento e neve in quota.

Una tracciatura filante, adatta ai discesisti, e i soliti passaggi con dossi e salti hanno invece coccolato Casse che si è rifatto in un colpo di tanti anni di bocconi amari, tra infortuni - ha sette viti nelle articolazioni, tra caviglie e ginocchio, e si è fratturato una spalla - e altri e bassi che lo hanno anche portato vicino a mollare tutto. 'Questa è una pista che mi piace e che ha sempre dato soddisfazioni, dove devi avere un equilibrio continuo tra spingere e rallentare", racconta l'atleta. Nelle due prove ha ottenuto un primo e un secondo tempo, "per cui oggi ho dato tutto", e il risultato gli ha dato ragione.

"E' un risultato che arriva da lontano, in una carriera di alti e bassi - prosegue Casse inseguito da tutti i media per la sua impresa -. Lo sport è cambiato in questi anni, l'età si è allungata. Sto lavorando bene, mi sento un giovincello e finchè dura, avanti così. Goldberg mi ha fatto tremare ma ora tutto è molto emozionante e voglio godermi questo momento, ma domani c'è un'altra gara, in una stagione molto lunga. Poi credo che oggi sia un ottimo risultato per tutto il team. La squadra c'è e sono convinto che ci divertiremo nell'inverno". E magari già da domani, quando sulla Saslong tocca alla discesa, gara che l'anno scorso vide la vittoria di Paris e nel 2022 il primo podio di Casse. Ma domani, a St. Moritz, ci sarà anche il primo dei due superG donne programmati sulle nevi elvetiche.

E tornerà - a 40 anni e sei dal ritiro con una speciale protesi al titanio ad un ginocchio - la grandissima Lindsey Vonn. L'attesa è ovviamente enorme, ma la statunitense sa che dovrà vedersela soprattutto con Sofia Goggia, sua amica e da domani di nuovo rivale. E con lei ci saranno pure le altre azzurre jet Federica Brignone, Marta Bassino ed Elena Curtoni, tutte velociste che a St. Moritz hanno sempre fatto scintille. Tra Gardena e svizzera si annuncia cosi un grande spettacolo.

comments powered by Disqus