Italia / La storia

Dalla Nazionale alle case popolari: alloggio Aler per Tacconi

L'ex portiere della Juventus e degli azzurri, classe 1957, fu colpito da aneurisma nel 2022

MILANO - L'ex portiere della Juventus e della Nazionale Stefano Tacconi, colpito nel 2022 da un'aneurisma da cui si è ripreso dopo mesi d'ospedale, ha ottenuto una casa popolare dall'Aler a Milano.

A presentare la richiesta è stata la moglie Laura Speranza, sposata in seconde nozze nel 2011 e dalla quale la coppia ha quattro figli. La domanda, come riporta Il Giorno, è dell'aprile 2023, mentre il contratto è stato firmato nel luglio successivo. Due mesi dopo aver ottenuto un primo alloggio nell'hinterland milanese, la famiglia Tacconi - che ha tutti i requisiti necessari per la concessione della casa - ha ottenuto lo scambio con un secondo appartamento, alla periferia sud di Milano. 

"Tempistiche eccezionali, mai visto cambi alloggio così rapidi: sarebbe bello che Aler ci abituasse a tanta rapidità", ha dichiarato Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, in passato segretaria del sindacato inquilini Sunia. In genere i tempi di attesa per cambiare un alloggio Aler con un altro sono più lunghi - si legge sul quotidiano - ed è necessario attendere 12 mesi dalla prima assegnazione solo per fare la domanda, ma è possibile avere una deroga in caso di comprovati e sopraggiunti aggravamenti medici o altre circostanze documentate.

Come calciatore, Tacconi ha legato il proprio nome soprattutto alla Juventus, nella quale ha militato per quasi un decennio (1983-1992) fino a diventarne capitano. È tuttora l'unico portiere a essersi aggiudicato tutte le cinque competizioni Uefa per club all'epoca vigenti, vinte con la squadra bianconera a cavallo degli anni 80 e 90 del XX secolo; con il club torinese ha messo in bacheca anche due scudetti e una Coppa Italia.

Tra il 1987 e il 1991 ha fatto parte della nazionale italiana, totalizzando sette presenze e partecipando come secondo portiere al campionato d'Europa 1988 e al campionato del mondo 1990. Ha inoltre disputato da titolare i Giochi olimpici di Seul 1988.

Dopo il ritiro dall'attività agonistica, Tacconi tentò d'intraprendere la carriera politica con forze di destra. Nel 1999 si candidò alle elezioni europee con Alleanza Nazionale - Patto Segni, nella circoscrizione Italia nord-occidentale, ottenendo oltre 9 000 preferenze ma senza risultare eletto.

Nel 2005 annunciò di volersi presentare come candidato presidente della giunta regionale della Lombardia, nelle file del Nuovo Msi, ma non riuscì a presentare le firme sufficienti per sostenere la sua proposta.

Nel 2006 si candidò, ancora per Alleanza Nazionale, a consigliere comunale di Milano, a sostegno di Letizia Moratti, ottenendo 57 voti che non gli valsero l'elezione.

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