Calcio in lutto, addio a Mauro Bellugi, storico difensore dell'Inter

Mauro Bellugi, ex calciatore dell'Inter, è morto stamattina in un ospedale di Milano. Bellugi, al quale erano state amputate le gambe nel dicembre scorso, aveva 71 anni.

Dopo essere stato contagiato dal coronavirus, era stato colpito da una trombosi e aveva continuato ad avere seri problemi.

Nazionale, difensore di ruolo, giocò anche anche in altre squadre:l Bologna, Napoli, Pistoiese. Fu ricoverato a inizio novembre per i terribili dolori agli arti inferiori, legati a una patologia che lo tormentava da tempo. Questo mese è anche risultato positivo al Covid, e nel giro di poche settimane la situazione si è aggravata fino a rendere necessari due interventi per l'amputazione delle gambe.

Un solo gol in carriera, segnato con la maglia dell'Inter contro il Borussia Monchengladbach nel 1971 in Coppa dei campioni, subito dopo gli interventi si era informato sulle protesi per tornare a camminare: "Prenderò quelle di Pistorius", aveva detto, mostrando ancora una votla la tenacia che lo caratterizzava.

"Oggi ci lascia un grande uomo, un grande calciatore, un grande Interista: ciao Mauro". Così l'Inter, in un tweet, ha voluto rendere omaggio a Mauro Bellugi, ex difensore nerazzurro scomparso oggi a 71 anni.

"Se il calcio è così amato è perché quando le storie del campo diventano storie di vita i calciatori non sono solo campioni ma degli esempi. Mauro Bellugi per il calcio e per l'Inter è stato questo: un combattente, un compagno di squadra fedele, un avversario stimato", si legge nel ricordo dell'Inter sul proprio sito con cui il club nerazzurro ha reso omaggio all'ex difensore scomparso oggi.

"Il suo spirito da guerriero l'ha accompagnato sempre, dalle battaglie per diventare 'grande' a quelle più difficili che hanno caratterizzato l'ultimo periodo della sua vita - prosegue il club -. Aveva compiuto 71 anni il 7 febbraio e fino all'ultimo ha voluto lasciare al mondo un messaggio di forza e di speranza, ha raccontato il bello del calcio e della vita, quella per cui vale la pena lottare ed è stato ripagato dall'abbraccio di tutti, dei suoi tifosi, dei compagni, degli avversari e delle persone che hanno riconosciuto in lui quell'esempio di vita che oggi più che mai diventa prezioso".

"Nella sua storia c'è forza, determinazione, allegria, amore e speranza. Ciao Mauro", conclude l'Inter nel suo omaggio a Bellugi.

Mauro Bellugi (terzo da sinistra) nella nazionale del 1980

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