Via i rifiuti dalla stufa Scatta la tolleranza zero
La Comunità di Valle Valsugana e Tesino ha intrapreso una massiccia campagna di comunicazione per prevenire e contrastare il gravoso problema della combustione dei rifiuti all’interno di stufe, cucine economiche o camini. Chi brucia male può rischiare l'arresto
La Comunità di Valle Valsugana e Tesino ha intrapreso una massiccia campagna di comunicazione per prevenire e contrastare il gravoso problema della combustione dei rifiuti all’interno di stufe, cucine economiche o camini.
“L’incenerimento domestico dei rifiuti è purtroppo una pratica ancora radicata nei nostri territori.” Spiega Paola Slomp – Assessore all’ambiente della Comunità di Valle. “Il fenomeno causa inquinamento dell’aria e costituisce una reale pericolo per la salute umana. Per informare in modo corretto la cittadinanza abbiamo previsto una serie di iniziative e ci auguriamo che, con la loro azione sinergica, riescano a portare un positivo contributo di riflessione nella nostra Comunità.”
Nelle prossime settimane, a tutte le famiglie della Comunità verrà distribuito un pieghevole informativo, un prezioso vademecum per usare in modo corretto la propria stufa.
Le stufe domestiche non sono inceneritori, lavorano a basse temperature, non posseggono un sistema di filtraggio e un sistema di areazione forzata.
Bruciare rifiuti vuol dire produrre gas particolarmente pericolosi che si riversano nell’ambiente, nell’abitazione e nei nostri polmoni.
Legno trattato, carta, materiali sintetici o materiali composti contengono metalli pesanti (cadmio, piombo, cromo, ecc.) e alogeni (cloro, fluoro).
Una combustione non appropriata fa sì che queste sostanze si liberino nell’aria producendo nel contempo altri derivati tossici quali diossine, furani, ossidi di azoto, acido cloridrico, idrocarburi, monossido di carbonio.
I gas e gli acidi particolarmente aggressivi che si formano dalla combustione dei rifiuti sono inoltre responsabili di una minore durata della stufa e della canna fumaria.
Nelle stufe è vietato bruciare rifiuti di qualsiasi genere: carta, riviste, cartoni, tetra pack, plastica di ogni tipo, legno trattato, scarti di legno da cantiere, compensato, parti di mobili, porte e finestre.
Lo smaltimento illecito dei rifiuti è punito dall’articolo 256 del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152) con le pene dell’arresto da 3 mesi ad un anno o con l’ammenda da 2.600,00 Euro a 26.000,00 Euro per i rifiuti non pericolosi, e con le pene dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 2.600,00 Euro a 26.000,00 Euro per i rifiuti pericolosi.
Se le emissioni prodotte causano poi molestia alle persone, come previsto dall’articolo 674 del codice penale, è prevista la pena dell’arresto fino ad un mese o l’ammenda fino a 206,00 Euro.
In stufe, camini e caldaie può essere bruciata unicamente legna in pezzi allo stato naturale.
Sono inoltre in programma 4 serate pubbliche di approfondimento scientifico con la cittadinanza, tutte con inizio alle 20.30, nelle seguenti località: Castello Tesino c/o Palazzo Gallo (3 novembre), Grigno c/o Cassa Rurale (5 novembre), Marter c/o ex teatro (12 novembre), Borgo Valsugana c/o Comunità di Valle (13 novembre).
Non mancano infine le azioni educative all’interno delle scuole di ogni ordine e grado. La Comunità ha attivato specifici percorsi didattici che coinvolgeranno 48 classi per un totale di circa 900 studenti.
La campagna è stata patrocinata dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari con il supporto della Provincia Autonoma di Trento.