«A Parigi zone autonome solo islamiche» Bufala di Fox News e querela francese
La città di Parigi sporgerà denuncia contro il canale d’informazione americano Fox News, che qualche giorno fa in uno speciale sugli attentati a Charlie Hebdo aveva dato la falsa notizia dell’esistenza di zone della capitale francese «vietate ai non musulmani».
La capitale francese si rivolge ai giudici americani per il danno arrecato da Fox News alla sua immagine, ha spiegato ai media statunitensi e francesi il sindaco Anne Hidalgo, secondo cui Parigi è stata «insultata» dal sedicente esperto di Fox News.
L’emittente ha ammesso il clamoroso scivolone, non certo il primo del canale all-news di riferimento della destra repubblicana Usa, si è già a più riprese scusata, con il municipio e la città, oltre che con le autorità francesi, per quelle affermazioni, ma ciò non è stato giudicato sufficiente dal primo cittadino e dai suoi collaboratori.
Questa nuova bufera su Fox News e sul suo patron Rupert Murdoch, per gli scivoloni sulle comunità islamiche in Europa, arriva dopo una situazione analoga nella quale a fare le spese era stata la città britannica di Birmingham, definita un paio di giorni fa «100% musulmana».
Un sedicente esperto di islam della rete americana si è fatto dare dell’«assoluto idiota» dal premier britannico David Cameron per aver definito Birmingham una città dove «i non islamici non mettono più piede».
Steven Emerson, fondatore del «The Investigative Project on Terrorism» è un ospite abituale della rete di NewsCorp che si autodefinisce «fair and balanced» ma che, secondo i suoi critici, è tutt’altro che «equa e equilibrata».
Sommerso da polemiche e ridicolizzato sul Web, l’esperto è stato costretto alle scuse rivolte «a tutti gli abitanti della città» per il suo «terribile errore», mentre si mobilitava il municipio di Birmingham invitando Emerson e tutta la Fox a constatare con i propri occhi «la straordinaria diversità che rende la nostra città così geniale».
Intanto a Downing Street al premier Cameron andava di traverso la colazione: «Mi sono strozzato col mio porridge e pensavo che fosse il giorno del pesce d’aprile. Un assoluto idiota», ha aggiunto il primo ministro con humour perfettamente britannico.
Sommerso di critiche anche Murdoch, dopo che sul suo account di Twitter aveva attribuito nel week-end le stragi parigine al «cancro dell’Islam» di cui tutti i musulmani, anche quelli moderati e pacifici, dovrebbero sentirsi responsabili. «Sono nata cristiana: se questo mi rende responsabile per Murdoch mi auto scomunico», ha ironizzato la scrittrice celebre J. K. Rowling, «mamma» di Harry Potter. «Forse la maggior parte dei musulmani sono pacifici», aveva scritto il barone dei media, ma «tutti devono essere considerati responsabili fino a che non riconoscono e distruggono il loro crescente cancro jihadista».
Il commento di Murdoch era stato prontamente replicato migliaia di volte e marcato come «favorito» da oltre due milioni di persone. Era stato anche ampiamente criticato su Twitter e le polemiche erano aumentato quando il padrone della Fox (e di Times, New York Post e Wall Street Journal) aveva ribattuto con un tweet di attacco al «politicamente corretto»: «Grande pericolo jihadista in agguato ovunque, dalle Filippine, all’Africa, all’Europa. Il politically correct è ipocrita».
Successivamente, sotto la lente delle bufale sono finiti alcuni quartieri di Parigi, tra cui una grossa parte del 18 arrondissement, che include anche la zona di Montmartre, che secondo Fox sarebbero «vietati ai non musulmani» e governati secondo le leggi della sharia, non dello Stato francese.
A sostenerlo è stato il veterano dei marines ed «esperto di conflitti» Nolan Petersen, che ai microfoni della tv Usa spiega come all’interno di Parigi, nella sua banlieue e in diverse altre aree di Francia esistano almeno 700 «no-go zones», quartieri in cui gli islamisti «dettano legge», fanno reclutamento «in pieno giorno» e vanno in giro «con magliette inneggianti a Osama Bin Laden» e alla jihad.
«Gli americani sarebbero sconvolti nel sapere che, partendo dalla Tour Eiffel, basti prendere un taxi per ritrovarsi in strade che sembrano quelle di Baghdad», conclude.
Lo spezzone è subito diventato oggetto di scherno sui social network, con diversi utenti di Twitter e Instagram che hanno postato foto dei quartieri indicati con l’hashtag #foxnewsfacts, già usato in passato per indicare grossi errori dell’emittente. Immediate anche le proteste ufficiali per la descrizione del tutto erronea della zona.