«Giulia», la nuova Alfa Romeo che regala emozioni sportive
Ad aspettarla erano in tanti: appassonati del marchio ansiosi di assistere al definitivo rilancio di una casa automobilistica storica. E a vederla così, fiammante e senza veli, c’è da essere ottimisti. La nuova «Giulia» sembra proprio all’altezza della tradizione sportiva dell’Alfa Romeo.
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«Questa è la conclusione di un lungo progetto di sviluppo gestito in maniera silenziosa a cui abbiamo dedicato parecchie energie. La Fiat prima non avrebbe avuto i numeri per realizzare il rilancio dell’Alfa Romeo: per mancanza di fondi, di capacità tecniche e di un importante sistema di distribuzione. Tre elementi che abbiamo ottenuto grazie alla fusione con Chrysler e la nascita di Fca», ha osservato, a margine della presentazione al Museo dell’Alfa Romeo, ad Arese, Sergio Marchionne, ad del gruppo Fca.
«Giulia è il primo esempio di un nuovo corso di un’Alfa pura e autentica, la quintessenza di ciò che la gente si aspetta da noi. La nuova Alfa Romeo è diversa dalle altre auto, sia per il percorso che ha portato alla sua creazione, attraverso un team di tecnici preparatissimi e innovativi, sia perché ha un carattere puro e distintivo che non si può confondere con altri marchi. Altri sette modelli seguiranno nei prossimi anni e nel 2018 vorremmo arrivare a 400 mila unità vendute, quasi sei volte in più rispetto allo scorso anno».
«Per altri brand sarebbe un obiettivo difficile, quasi impossibile, da raggiungere, ma non per noi. Alfa Romeo è uno dei progetti cui sono maggiormente coinvolto emotivamente perchè negli ultimi 30 anni si è lasciato dietro uno spirito di incompletezza che gridava vendetta - ha concluso l’ad di Fca -. Alfa Romeo è la nostra Turandot, un capolavoro lasciato per molto tempo incompiuto, ma ora il marchio si riprende il posto che gli spetta dal punto di vista automobilistico e torna a diventare un simbolo dell’italianità. Una principessa di ghiaccio, un trionfo di arte e passione».
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