AstroSamantha in Cina Training di sopravvivenza
AstroSamantha in Cina per un training di sopravvivenza simulando l’ammaraggio d’emergenza: il programma definito vede la partecipazione, oltre che di Samantha Cristoforetti, quella degli astronauti cinesi Ye Guangfu e Chen Dong, e del tedesco Matthias Maurer in un ciclo di esercitazioni di 10 giorni a Yantai, sullo stretto di Bohai e al largo delle coste della provincia di Shandong, verso la fine di agosto.
Nel darne conto in prima pagina, il China Daily ricorda che si tratta della prima iniziativa di sopravvivenza marina nelle acque cinesi: con la simulazione, gli astronauti saranno lasciati in mare con scorte alimentari ed equipaggiamenti limitati in modo da riprodurre un ambiente estremo.
Il piano è parte della collaborazione tra Agenzia spaziale europea (Esa) e China Manned Space Agency su training e utilizzo scientifico delle infrastrutture. «Scopo della cooperazione con Cmsa è far volare un astronauta europeo nella base spaziale cinese nel 2022», ha detto il portavoce dell’Esa Pal Hvistendahl. (ANSA).
Le esercitazioni in mare sono parte della preparazione degli astronauti utile a gestire e a muoversi in ambienti di grande difficoltà, come deserto, foreste tropicali e ghiacciai, in previsione della vita nelle basi spaziali.
«Questo training di sopravvivenza in mare è un altro passo verso la futura cooperazione tra Europa e Cina nel settore dei viaggi aerospaziali - ha affermato Maurer con la testata tedesca Der Spiegel - Sarei felice di volare coi miei colleghi cinesi».
Le agenzie spaziali di Europa e Cina hanno significativamente rafforzato i legami negli ultimi tempi.
Pochi mesi fa, la China National Space Administration ha reso noto ad esempio di aver avviato le discussioni su diversi dossier con l’Esa, inclusa quella sull’ambizioso progetto della base lunare. La Cina ha lanciato in orbita i laboratori spaziali Tiangong-1 e Tiangong-2, rispettivamente nel 2011 e nel 2016, mentre la International Space Station (Iss), promossa soprattutto dalla collaborazione americano-russa, dovrebbe essere operativa fino al 2024.