Spotify, causa da 1,6 miliardi per diritti d’autore
Spotify, il servizio musicale di streaming on demand, si trova a fronteggiare una causa da 1,6 miliardi di dollari per violazione del diritto d’autore. A intentarla è l’editore musicale Wixen Music Publishing, titolare esclusivo delle licenze di canzoni di varie band e artisti dai Doors a Neil Young, secondo cui il colosso svedese della musica in streaming avrebbe usato migliaia di brani senza averne i diritti di riproduzione e senza pagare quanto dovuto.
Stando alla causa, depositata venerdì scorso presso un tribunale californiano, Spotify avrebbe fatto ascoltare ai propri utenti, senza averne il diritto, canzoni come «Light My Fire» dei Doors o «Free Fallin’» di Tom Petty. Per questo Wixen Music chiede danni per un minimo di 1,6 miliardi di dollari insieme a un decreto ingiuntivo.
Per Spotify non è il primo problema legale in materia di licenze. Nel maggio scorso la compagnia di Stoccolma si è accordata per un pagamento da 43 milioni di dollari volto a evitare una class action capitanata dagli autori David Lowery e Melissa Ferrick. A luglio, invece, sempre per via dei diritti sono arrivate le cause di due editori musicali di Nashville, Rob Gaudino e Bluewater Music.