Blockchain sarà la prossima «killer app»
La blockchain, il meccanismo di «catena dei blocchi» alla base della produzione di bitcoin e di tutte le monete virtuali, potrebbe essere la prossima novità dirompente per gli smartphone.
Ci scommettono aziende tecnologiche piccole e grandi con i primi dispositivi basati su questo protocollo da molti esperti definito dirompente per i suoi molteplici utilizzi, della sicurezza informatica e dell’amministrazione digitale, da testamento biologico a database per le università fino alla tracciabilità del cibo.
A crederci è l’azienda taiwanese Htc che ha già applicato la blockchain al settore dei giochi. Secondo indiscrezioni, sarebbe pronta a lanciare entro il 2018 il dispositivo Exodus. Poco si sa sulle caratteristiche tecniche ma Phil Chen, Chief Crypto Officer di Htc, l’ha definito «un telefono personale da dove hanno origine tutti i dati legati all’utente che lo utilizza e che permette di decentrare Internet».
Anche lo sviluppatore svizzero Sirin Labs sarebbe impegnata sul fronte blockchain. Lo scorso dicembre con una raccolta di fondi (Ico) ha rastrellato quasi 160 milioni di dollari per il progetto di uno dispositivo basato sulla «catena dei blocchi» e spera di concedere in licenza la sua tecnologia ad altri produttori di cellulari.
Secondo indiscrezioni la prima interessata sarebbe Huawei. Ma potrebbe essere Facebook a sdoganare il blockchain. Nelle scorse settimane il social network ha messo in piedi una squadra «ad hoc» che avrà il compito di valutare le diverse applicazioni di questa tecnologia. Compreso il lancio di una sua criptovaluta, un «token» virtuale che consentirebbe agli oltre due miliardi di amici di effettuare pagamenti elettronici.