Il Papa promuove i social e lancia la «app» per pregare
Il Papa si affaccia alla finestra del Palazzo apostolico per l’Angelus e ad un certo punto spunta un ipad. Francesco clicca e dà il via ad una app, «Click To Pray», uno strumento per fare comunità, «per pregare insieme». Considerata la prossima apertura della Giornata Mondiale della Gioventù a Panama, dove il Papa si recherà mercoledì, la nuova applicazione è pensata soprattutto per i giovani, molti dei quali sono ormai «nativi digitali».
Francesco non demonizza la rete che, anzi sarà al centro del suo messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali che sarà pubblicato in settimana. «Internet e social media sono una risorsa del nostro tempo; un’occasione per stare in contatto con gli altri, per condividere valori e progetti, e per esprimere il desiderio di fare comunità. La rete può aiutarci anche a fare comunità, a pregare insieme», ha detto il Papa. Poi, aiutato da padre Frederic Fornos, direttore internazionale dell’Apostolato della Preghiera, ha cliccato sull’ipad in diretta. «Qui inserirò le intenzioni e le richieste di preghiera per la missione della Chiesa», ha detto avviando l’app.
Un gesto per stare in qualche modo ancora più vicino ai giovani. Lo stesso che lo porta ad avere confermato l’account twitter, che era stato aperto con Papa Bendetto XVI, e ad avere aperto una ‘finestrà anche su Instagram. Ma è difficile immaginare che siano drasticamente cambiate le abitudini del Papa. «Io non so usare i network e queste cose... no, neppure il telefonino, non ne ho. Non so. Quel linguaggio non so usarlo. Internet e queste cose, io non so usarle. Quando devo inviare un e-mail lo scrivo a mano e il segretario lo passa», aveva confidato meno di un anno fa in un incontro con i sacerdoti romani.
D’altronde anche Benedetto XVI, quando fu ripreso davanti all’ipad nel giugno del 2011, mostrava una certa inesperienza con il mezzo. Anche lui infatti ha scritto sempre a mano.
Fatto è che invece la comunicazione del Vaticano è sempre stata al passo coi tempi per raggiungere il maggior numero di persone. Il primo Papa a comparire davanti a una cinepresa fu addirittura Leone XIII, mentre era nei giardini vaticani. Era il lontano 1896. Poi la radio, mezzo con il quale il Papa di Roma poteva fare arrivare ovunque la sua voce. Poi la tv, mezzo affrontato con grande disinvoltura da Giovanni Paolo II. Oggi ci sono i social, con l’account twitter del Papa che ha alcune decine di milioni di follower.