Dal 2022 in orbita il satellite con il superocchio
Accordo fra Italia e Israele per mandare in orbita nel 2022, con il lanciatore italiano Vega, il satellite Shalom, il cui nome significa 'pace' in ebraico, dotato di una super-vista per osservare la Terra come non si è mai fatto finora.
"Come il suo predecessore, il satellite italiano Prisma, lanciato nel marzo 2019, Shalom è basato sulla tecnologia iperspettrale, che gli permetterà di studiare il nostro pianeta ancora più a fondo di Prisma", ha detto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, a margine del 'workshop industriale Italia-Israele', organizzato a Roma da Asi, Ambasciata d'Israele in Italia e Agenzia spaziale israeliana (Isa). Presente l'Ambasciatore d'Israele in Italia, Ofer Sachs.
Tema dell'incontro è stata la collaborazione fra l’industria italiana e quella israeliana in campo spaziale. "Lo spazio - ha detto Sachs - è una grande opportunità per rafforzare la collaborazione tra Israele e Italia, che negli ultimi anni sono riuscite a creare insieme in molti settori quello che a me piace definire un buon ecosistema".
Il satellite italo-israeliano Shalom (Spaceborne Hyperspectral Applicative Land and Ocean Mission) permetterà di osservare con nuovi occhi la Terra, e di studiare i cambiamenti del clima e i suoi effetti sui continenti e gli oceani. "E' un esempio della lunga tradizione di collaborazione industriale, tecnologica e scientifica tra Italia e Israele nello spazio nel segno della pace, come dice il suo stesso nome", ha detto Saccoccia. "Un altro esempio - ha aggiunto - è dato dai 4 minisatelliti cubesat, Dido-3, che saranno lanciati in settembre con Vega per studi di biologia, chimica e microbiologia in orbita".