Niente francobolli,  scatta la protesta

Cesarino Andreis si fa interprete di tutti i tabaccai della zona di Mezzocorona per lanciare una dura protesta contro le Poste perché, da tempo, non consegnano più i francobolli da dieci centesimi, malgrado le pressanti richieste dei clienti. All'ufficio postale gli impiegati non sanno più cosa rispondere alla gente, se non invitarla a portare ancora pazienza per qualche giorno. Ma poi, i francobolli, arriveranno? «Forse con questa protesta sul giornale - chiosa Andreis - spero proprio di sì»

di Mariano Marinolli

poste postaMEZZOCORONA - Cesarino Andreis si fa interprete di tutti i tabaccai della zona per lanciare una dura protesta contro le Poste perché, da tempo, non consegnano più i francobolli da dieci centesimi, malgrado le pressanti richieste dei clienti.

 

Potrebbe sembrare una banalità, eppure la mancanza di francobolli di questo taglio mette in crisi diverse aziende della Rotaliana; infatti, dallo scorso mese di gennaio, il costo per la spedizione di una normale busta è salito da 60 a 70 centesimi. Le aziende, solitamente, acquistano un discreto quantitativo di fogli di francobolli da tenere di scorta in ufficio e c'è chi ha anche cinquecento o più francobolli da 60 centesimi, oggi inutilizzabili proprio perché non si trovano in vendita i francobolli da dieci centesimi per pareggiare il costo della spedizione.

 

 «Non capisco cosa possa costare alle Poste - è lo sfogo di Andreis - rimpinguare gli uffici di zona con i francobolli da dieci centesimi, così potremmo evitarci le lamentele dei clienti che, ogni giorno, ci chiedono se siano arrivati». All'ufficio postale, cosa vi rispondono? «Che anche loro raccolgono molte proteste e che, malgrado i loro insistenti solleciti ai vertici della loro azienda, i francobolli no arrivano. I loro responsabili dicono che è solo questione di giorni, ma vi assicuro che questa storia va avanti ormai da mesi. Anche noi, ricevendo dalle Poste questa informazione, la giriamo sui nostri clienti, ma questi, a giusta ragione, si spazientiscono e ci mandano a quel paese perché ripetiamo sempre la stessa frase». 

 

All'ufficio postale di Mezzocorona gli impiegati non sanno più cosa rispondere alla gente, se non invitarla a portare ancora pazienza per qualche giorno. Ma poi, i francobolli, arriveranno? «Forse con questa protesta sul giornale - chiosa Andreis - spero proprio di sì». M. M. 

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