Sei ragazzi morti, undici feriti la strage della val Aurina per un ubriaco che è piombato su una comitiva in strada

AGGIORNAMENTO - È Stefan Lechner, 27 anni di Chienes in val Pusteria, l’automobilista coinvolto nel tragico incidente con sei morti a Lutago. In via precauzionale il giovane è stato ricoverato nel reparto di psichiatria.

È di 1.97 g/l il tasso alcolemico rilevato sul guidatore, che è stato arrestato dopo aver centrato e ucciso con la propria automobile in Valle Aurina, in Alto Adige, sei persone.
La legge stabilisce attualmente il limite di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, limite oltre il quale il conducente viene definito in stato di ebbrezza e quindi soggetto a provvedimenti sanzionatori. La guida con un tasso di alcol nel sangue superiore a 0,5 grammi/litro limite viene punita con sanzioni elevate, decurtazione di 10 punti della patente e multe severe.
Se poi il tasso è oltre 0,8 grammi/litro guidare diventa reato.

Nel frattempo, è giunto da Milano in valle Aurina il console tedesco per incontrare i concittadini, membri della comitiva di turisti tedeschi, che la scorsa notte hanno perso sei amici. In giornata è anche atteso l’ambasciatore.

Per il momento non sono state ancora formalmente riconosciute tutte le vittime, che provengono della zona di Colonia e Dortmund. Questo triste compito spetterà ai parenti che in queste ore stanno raggiungendo l’Alto Adige.

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Dopo un’allegra serata in compagnia un gruppo di giovani turisti tedeschi scende dal pullman e attraversa la strada per raggiungere l’albergo a Lutago, in Alto Adige, quando una macchina sportiva Audi Tt a velocità elevata piomba su di loro. Il tragico bilancio è di sei morti (tre uomini e tre donne) e undici feriti, di cui quattro in condizioni critiche. L’automobilista, un giovane della val Pusteria di 27 anni, è stato arrestato con l’accusa è di omicidio stradale e lesioni stradali. Guidava, infatti, con un tasso alcolemico di 1,97 grammi per litro, mentre il limite di legge è dello 0,5.

La chiamata alla Centrale d’emergenza 112 a Bolzano è arrivata alle 1.15. I primi soccorritori arrivati sul luogo dell’incidente sulla strada statale 621 raccontano di aver trovato un «campo di battaglia», una situazione difficile da gestire anche con anni di esperienza. A questo punto è stato esteso l’allarme. Sul posto sono intervenute complessivamente 17 ambulanze con otto medici d’urgenza e 50 infermieri, come anche il soccorso alpino. Sono stati complessivamente 160 gli uomini richiamati in servizio. I vigili del fuoco hanno allestito sulla strada un tendone riscaldato per prestare le prime cure ai feriti che poi sono stati trasportati con le ambulanze negli ospedali di Brunico, Bressanone e Bolzano. Si è alzato in volo anche l’elisoccorso dell’Aiut Alpin Dolomites, dotato di visori notturni, che ha portato due feriti, di cui una donna in gravissime condizioni, alla clinica universitaria di Innsbruck, in Austria.

Le vittime facevano parte di una comitiva di giovani turisti della Germania settentrionale. Tutti poco più di 20enni si trovavano in valle Aurina per la settimana bianca. Dopo aver passato la notte in un locale, i giovani erano appena scesi da un bus navetta. Proprio per prevenire le stragi del sabato sera in Alto Adige da tempo sono stati istituiti i cosiddetti nightliner, pullman che prelevano i giovani dalle discoteche per portali a casa in sicurezza.

Pochi chilometri dopo Lutago la strada finisce e a quell’ora non si vedono praticamente macchine in circolazione. Proprio mentre i turisti stavano attraversando la strada per raggiungere l’albergo, il giovane automobilista ha investito 17 persone, prima di fermasi ad alcune decine di metri di distanza.
L’altoatesino è stato portato dai carabinieri all’ospedale di Brunico per accertamenti. Il tasso tasso alcolemico è risultato quasi quattro volte il limite consentito dalla legge. I rilievi di legge sono stati effettuati dai carabinieri. Sul luogo dell’incidente si è anche recato il pm Axel Bisignano.

Dei sopravvissuti - ha informato il primario del reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Bolzano e responsabile del 112 altoatesino, Marc Kaufmann - si sono presi cura psicologi e infermieri con una specifica formazione in campo di assistenza psicologica in caso di incidenti. Trattandosi di una comitiva molto grande, complessivamente un’ottantina di persone, è stata istituita una hotline che fornisce informazioni ai parenti in Germania.
«Il nuovo anno inizia con una tragedia», ha affermato il governatore altoatesino Arno Kompatscher in mattinata durante una conferenza stampa a Lutago. «In questo triste momento - ha ribadito - siamo vicini alle vittime e ai loro parenti».

Come ha aggiunto il sindaco del Comune di Valle Aurina, Helmut Klammer, «l’incidente della scorsa notte è una tragedia per l’intera valle, siamo ancora senza parole». Klammer, che ancora di notte si è recato sul luogo dell’incidente, ha invitato la stampa a trattare la tragedia «con rispetto e correttezza».

«Profondamente colpito» dalla tragedia che si è verificata la notte scorsa in valle Aurina, il vescovo diocesano di Bolzano e Bressanone, Ivo Muser, «si unisce al dolore dei familiari e delle comunità delle persone coinvolte nel terribile incidente stradale».
«Davanti a una simile tragedia, prima della doverosa riflessione sul piano educativo e della sicurezza stradale - sottolinea il vescovo - adesso è il momento del cordoglio e della solidarietà. Ci stringiamo alle famiglie e agli amici delle giovani vittime e alle persone rimaste ferite. Esprimiamo a tutti loro la nostra cristiana vicinanza nella preghiera e il nostro sostegno». «In queste ore di grande sofferenza» il vescovo rivolge una preghiera anche per chi ha causato questa tragedia.

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