Kompatscher non ci sta: "Fase 2, la via altoatesina non è un liberi tutti"
«Per la fase 2 abbiamo chiesto ormai da settimane anche un approccio diverso. Era giusto e corretto nella fase emergenziale che ci fosse una linea unitaria e anche un indirizzo del grado preciso per tutto il Paese, però la fase 2 che può essere programmata e durerà non settimane ma mesi, abbiamo chiesto anche il rispetto delle nostre prerogative, soprattutto anche la possibilità di tener conto delle peculiarità del nostro territorio». Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher in merito alla “via altoatesina” per la fase 2.
Secondo il presidente, «purtroppo questo non è stato ascoltato. Noi vorremmo adesso procedere con una legge provinciale, però questo, non vuol dire che ci sarà un libera tutti, anzi anche noi dovremmo ovviamente muoverci con tutte le cautele necessarie prevedendo tutte le misure di protezione per i cittadini, per i singoli e anche per le attività che saranno ammesse».
E’ la risposta del presidente altoatesino al ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che ha dichiarato: “Il governo ha sempre agito nel rispetto rigoroso della costituzione e dello statuto della Provincia autonoma di Bolzano. Evitiamo, in un momento così difficile e drammatico per i nostri territori e per il nostro paese, di fare strumentalizzazioni politiche. Lo dobbiamo a chi non c’è più. A Bolzano non ci sono più 272 persone. Non si tratta di un numero, ma sono storie di vita familiare. Penso che meritino rispetto”.
«L’autonomia altoatesina non deve diventare una vittima dell’emergenza coronavirus». Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che, in una conferenza stampa virtuale, ha difeso l’annunciato percorso solitario dell’Alto Adige nella fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Con il ministro alle Regioni, Boccia, «una certa distanza è diventata chiara», «rimaniamo in dialogo, ma continuiamo sul nostro cammino». La scelta si giustifica, ha spiegato il presidente altoatesino, con gli sviluppi positivi dell’epidemia e gli annunci deludenti del presidente del consiglio Conte.
«Il governo Conte ha lavorato bene nella prima fase», ha dichiarato Kompatscher, secondo il quale, però, non è accettabile che le competenze altoatesine siano accantonate per mesi. «Vogliamo difendere le nostre prerogative - ha detto - non si può procedere ancora con atti monocratici governativi».
«Non ha senso iniziare come tigri e finire come scendiletto e per questa ragione abbiamo bisogno di una legge provinciale e non solo di un’ordinanza», ha detto ancora Kompatscher, aggiungendo di sperare che Roma non impugni la legge. «Vogliamo dimostrare che, con responsabilità, può andare diversamente», ha concluso il presidente altoatesino.