Kompatscher: per lo sci si potrebbe ricominciare aprendo soltanto ai residenti
Aumenta la preoccupazione nel mondo del turismo invernale per la stagione in arrivo, che rischia di non partire a causa della situazione epidemica.
Se dalle autonomie locali arriva la richiesta di apertura con nuove norme di prevenzione piùstringenti, dal governo centrale al momento giungono solo risposte negative.
In questo scenario di incertezza per un comparto economico fondamentale nei territori di montagna, il presidente altoatesino Arno Kompatscher poco fa ha ipotizza ai microfoni di Sky Tg24 delle «soluzioni intermedie, come aprire gli impianti per i residenti e solo dopo gli alberghi».
Non è chiaro se si riferisse ai residenti nei comuni che ospitano gli impianti oppure in provincia o in regione. Peraltro va tenuto conto ch emolti comprensori sono interregionali, come il grande circuito Dolomiti Superski che si snoda fra Trentino, Bellunese e Alto Adige.
«Oggi - afferma - è stato approvato il documento tecnico per quanto riguarda la sicurezza sulle piste da sci, adesso abbiamo chiesto un confronto col governo perché le notizie sull’orientamento del Governo verso uno spostamento sine die» della riapertura delle piste da sci «ovviamente preoccupano tutto il settore. Bisogna dare una prospettiva a quello che per noi è una base fondamentale dell’economia territoriale», ribadisce Kompatscher chiedendo un confronto a Roma.
Frattanto, c’è cauto ottimismo nel settore turistico altoatesino dopo lo screening di massa dello scorso week-end, che si spera possa avviare un netto calo della curva epidemica.
Sulle montagne i cannoni sparaneve sono già in funzione, anche se l’avvio della stagione sciistica è stato rinviato a data da destinarsi.
Dopo aver perso l’importante effetto lancio che i mercatini di Natale hanno per la stagione invernale, gli albergatori sperano di poter almeno riaprire per Natale.
I mercatini di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico ogni anno attirano moltissimi visitatori, 600.000 solo a Bolzano. La ricaduta economica dei cinque mercatini è di 46 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece lo sci, la stagione vera e propria decolla solo a Natale, mentre prima sono soprattutto gli altoatesini a popolare le piste. «Molto dipenderà ora dall’andamento epidemiologico, non solo in Alto Adige, ma anche nelle altre regioni, in Austria e in Germania», spiega Pinzger.
«Sappiamo che non partiremo con il botto, ma che si tratterà di un avvio graduale», conclude.