Vaccinata la moglie di un dirigente sanitario, la Procura di Bolzano avvia accertamenti
Una vicenda che ricorda quella trentina riguardante la consorte dell'ora ex direttore per l'Integrazione socio-sanitaria all'Apss: la donna non rientrava nelle liste delle persone prenotate per la vaccinazione
LA VICENDA Vaccino non dovuto alla moglie giudice, per ora nessun provvedimento disciplinare a Nava
IL RETROSCENA La moglie di Nava e quelle vaccinazioni-spettacolo per le telecamere Rai
BOLZANO. La Procura di Bolzano ha avviato degli accertamenti preliminari per chiarire le circostanze che hanno portato alla vaccinazione anti-Covid della moglie di Umberto Tait, direttore del comprensorio sanitario di Bolzano.
La donna non rientrava nelle liste delle persone prenotate per la vaccinazione, lo scorso 19 marzo in Fiera.
Attualmente non ci sono indagati né ipotesi di reato.
Il caso ricorda quello scoppiato meno di un mese fa in Trentino, quando si è saputo che il dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale, Enrico Nava, ha già ammesso di aver fatto vaccinare la moglie Alma Chiettini (ex dirigente provinciale e quindi giudice al tar e ora in Commissione tributaria di secondo grado) nei primissimi giorni della campagna vaccinale, in gennaio, con Pfizer.
Frattanto, accelera in Alto Adige la campagna vaccinale.
Da ieri, giovedì, e fino a domenica prossima, vale a dire dal 22 al 25 aprile 2021, nei 18 Centri vaccinali dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige verrà raggiunto un nuovo picco di vaccinazioni.
Saranno 16.207 le dosi che verranno somministrate, con tutti e tre i vaccini attualmente disponibili, informa l'Azienda sanitaria. Per quanto riguarda i diversi gruppi per i quali è aperta la campagna vaccinale, 11.475 persone del gruppo di età 60-69 hanno ricevuto una vaccinazione Covid la scorsa settimana; finora, in questo gruppo, sono state vaccinate un totale di 23.037 persone ed altre 6.330 sono prenotate. Per gli over 70, nell'ultima settimana si sono aggiunte altre 2.967 persone vaccinate, portando così il totale dei vaccinati a 29.530, mentre 2.419 sono quelli ancora nelle liste di prenotazione.
Tra gli ultraottantenni, nell'ultima settimana se ne sono aggiunti altri 300. 25.450 persone di questa fascia d'età hanno già ricevuto la prima dose, 381 sono ancora in lista d'attesa. Se si contano i testati positivamente (1.604), allora in questo gruppo di età si raggiunge una percentuale dell'81%, per gli ultrasettantenni è quasi del 70% (esattamente: 69,2%; testati positivamente: 1.895), infine, per gli ultrasessantenni siamo quasi al 55% (esattamente 54,89%; testati positivamente: 2.982) di persone i quali hanno sviluppato una difesa immunitaria contro il Covid.
La prossima settimana verrà per la prima volta utilizzato il nuovo vaccino monodose della Johnson & Johnson, del quale finora sono arrivate 1.550.
L'assessore alla salute Thomas Widmann è soddisfatto che i produttori di vaccini abbiano annunciato consistenti consegne nell'arco delle prossime 3 settimane: "Riceveremo almeno 60.000 dosi, senza contare le consegne extra. La vaccinazione è - oltre ai test e all'osservanza delle regole di prevenzione - il mezzo migliore per uscire da questo tunnel, della pandemia," così Widmann.