Il delitto / La conferma

Giovane ucciso a Brunico: Oskar Kozlowski resta in carcere

Il giovane di 23 anni di origine polacca è reo confesso dell'omicidio di Maxim Zanella. Nella sua valutazione il giudice ritiene che sussista il pericolo di reiterazione del reato

IL VIDEO L'avvocato: "Oskar ha chiesto scusa"

BOLZANO. Il giudice per le indagini preliminari di Bolzano Emilio Schönsberg, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l'applicazione della custodia cautelare in carcere per Oskar Kozlowski , il giovane di 23 anni di origine polacca reo confesso dell'omicidio di Maxim Zanella, in quanto sussiste il pericolo di reiterazione del reato. Nella sua valutazione, il giudice considera quindi Kozlowski come un soggetto pericoloso e potenzialmente capace di tornare ad uccidere.

Non è stato invece ravvisato il pericolo di fuga, e proprio per questo motivo lo stesso giudice non ha convalidato il fermo che era stato disposto mercoledì dal sostituto procuratore Sara Rielli (essendo trascorsa la flagranza non si era potuto procedere all'arresto).

Omicidio di Brunico, parla l'avvocato: "Oskar ha chiesto scusa"

Parla Andreas Leiter, l'avvocato che assieme al collega Martin Fill difende Oskar Kozlowski, l'omicida reo confesso di Brunico: "Ha chiesto scusa alla famiglia di Zanella e vuole collaborare con gli inquirenti"

Il fermo di indiziato del delitto è infatti una misura precautelare applicabile solo nel caso di un fondato pericolo di fuga di una persona a carico della quale ci siano gravi indizi di colpevolezza. Il giudice non ha però ravvisato questo pericolo, sia perché Kozlowski si era di fatto costituito, recandosi al pronto soccorso alcune ore dopo il fatto e dicendo di avere accoltellato Zanella, sia perché risiede da molti anni a Brunico, dove ha anche un regolare lavoro di operaio.

Oggi, sabato 31 luglio, nell'udienza di convalida, Kozlowski ha formalmente confessato di aver commesso il delitto, fornendo per oltre un'ora la propria versione dei fatti, che dovrà ora venire verificata in fase di indagine. Ha spiegato di aver colpito con una sola coltellata mortale Zanella alla giugulare, come del resto già confermato anche dall'autopsia.

Resta invece ancora incerto il movente, e lo stesso indagato non ha saputo fornire spiegazioni chiare e univoche al riguardo. Kozlowski, assistito dagli avvocati Andreas Leiter e Martin Fill, si è dichiarato molto dispiaciuto ed ha chiesto scusa ai famigliari della vittima. "Ha chiesto scusa pur sapendo che non potrà venire scusato da chi ora è in lutto, ma crede con queste sue prime dichiarazioni di poter alleggerire il grave reato commesso" ha commentato all'uscita dell'aula l'avvocato Leiter.

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