Messner e i no-vax altoatesini: «Difficile convincerli, sono contadini, madrelingua tedesca e vivono nelle valli, possono diventare violenti»
Il grande alpinista intervistato sulla sua terra: «Sono molto preoccupato, un altro inverno senza sci e senza turismo sarebbe una vera tragedia»
BOLZANO. "Non ho mai capito né capisco l'opposizione all'unica arma che abbiamo contro questo virus". Così, in un'intervista al Messaggero, l'alpinista ed ex parlamentare europeo Reinhold Messner che racconta di aver già fatto la terza dose.
"Spero di aver convinto molte persone a fare come me".
"I dati sulle vaccinazioni da noi sono sovrapponibili a quelli della Germania e dell'Austria. E non a quelli dell'Italia. Un quadro che ci fa riflettere" sottolinea.
Per Messner le zone della sua terra in cui i No vax sono più forti sono "quelle contadine e le valli alpine. Dove abitano quasi esclusivamente persone di madrelingua tedesca".
E sottolinea: "Il loro no al vaccino ha le stesse motivazioni avanzate dagli italiani o i francesi. Ma, in alcune situazioni, come questa, possono rifiutarsi in modo duro, profondo, irriducibile. E' difficile convincerli e, in qualche caso, possono diventare anche violenti".
Mentre sulla stagione turistica in Alto Adige sottolinea: "Sono molto preoccupato un altro inverno senza sci e senza turismo per la mia terra e la mia gente sarebbe una vera tragedia".