Alto Adige, ondata di Covid, coprifuoco nei «comuni rossi», mascherine: Kompatscher firma l’ordinanza
Dati sempre più allarmanti e la Provincia decide la prima stretta: bar e ristoranti chiusi alle ore 18, per salire sui mezzi pubblici servirà la Ffp-2. Chiuse discoteche e sale da ballo. Ecco tutti i paesi interessati
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BOLZANO. In Alto Adige tornano le mascherine all'aperto (quando non si può mantenere la distanza), sui mezzi pubblici va indossata la Ffp2 e nei Comuni 'rossi' i bar e ristoranti devono chiudere alle 18 e scatta il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino.
Chiudono le discoteche e sale da ballo. Lo prevede l'ordinanza del governatore Arno Kompatscher. Il coprifuoco e la chiusura anticipata alle ore 18 di bar e ristoranti riguarda i Comuni di Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria. In questi Comuni scatta anche l'obbligo Ffp2 nei negozi e sono sospesi tutti gli eventi pubblici in luoghi chiusi. Chiudono teatri e cinema e sono altresì sospese le prove.
Obiettivo dichiarato della stretta è quello di frenare il diffondersi della pandemia, che in Alto Adige sta riprendendo slancio, e garantire l'avvio della stagione sciistica dopo un intero inverno con gli impianti di risalita fermi. Intervenendo con rigore nelle zone più colpite dalla quarta ondata Bolzano spera di evitare provvedimenti ancora più restrittivi, come il lockdown austriaco, e una nuova battuta d'arresto per il commercio e il turismo in vista delle festività.
L'Austria, finora spesso esempio positivo per la gestione della pandemia, è stata travolta in pieno dalla quarta ondata e da oggi è tornata in lockdown. L'incidenza settimanale a livello nazionale ormai è oltre 1.100, nel land Tirolo addirittura di 1.287.
Va nettamente meglio al di qua del Brennero con un'incidenza di 407, ma come conferma l'esempio dell'Austria i numeri possono aumentare in modo esponenziale nel giro di pochi giorni. Preoccupa infatti la situazione in alcuni Comuni, come per esempio Rodengo, all'ingresso della val Pusteria, dove attualmente l'8,16% della popolazione risulta positiva.
Per questo motivo la giunta provinciale ha deciso una stretta, che interesserà soprattutto i Comuni 'rossi', in tutto circa una ventina, dove la pandemia sta riprendendo a galoppare dopo la tregua estiva. Priorità numero uno è quella di limitare il rischio di contagio. Scatta perciò la chiusura anticipata degli esercizi pubblici.
Nei paesi il Gasthof (la trattoria) è l'amato punto di ritrovo per passare la serata tra un bicchiere di bianco e una partita di carte.
"Dobbiamo evitare nuovamente il sovraccarico degli ospedali. Serve la solidarietà di tutti", ha affermato il segretario Svp Philipp Achammer, ribadendo la necessità di distinguere tra vaccinati e non. "Non si tratta di discriminare i non vaccinati, ma di consentire agli immunizzati delle libertà. Ciascuno deve assumersi la sua responsabilità".
Achammer precisa anche che tutto va fatto per evitare un altro lockdown, ma che ormai nulla è più garantito. Tutti speravano che misure come il coprifuoco ormai fossero solo un lontano ricordo della fase pre-vaccino della pandemia.