Green pass e mascherine, nell'Alto Adige in giallo norme più severe che altrove
Nuova ordinanza del presidente Kompatscher in vista delel nuove regole che scattano il 6 dicembre: green pass anche per consumare al banco nei bar, nei treni e nei bus obbligo di mascherina Ffp2
BOLZANO. Il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha firmato ieri sera la nuova ordinanza, la numero 37, che recepisce il super green pass introdotto dal decreto del governo in vigore da lunedì.
Rispetto al territorio nazionale in Alto Adige da lunedì ci saranno, però, regole più severe.
Mentre a livello nazionale sarà obbligatorio avere il super green pass per sedersi al bar o in un ristorante, in Alto Adige questa norma è estesa anche per chi vuole bere un caffè al banco.
Inoltre, è stata ribadita la norma del rispetto della distanza di un metro fra gli ospiti seduti ai tavoli.
Inoltre per andare in treno o in bus in Alto Adige sarà obbligatoria la mascherina FFP2, mentre nel resto del territorio italiano basterà avere una mascherina chirurgica.
Visto che gli impianti sciistici per buona parte confinano con altre regioni, questa norma più restrittiva non vale per impianti funiviari e skilift. Pertanto chi va a sciare può portare con sé anche solo una mascherina chirurgica.
Inoltre in Alto Adige la nuova ordinanza prevede mascherine obbligatorie all'aperto in caso di assembramenti e comunque in tutti i locali al chiuso.
Dal 6 dicembre quasi tutti gli ambiti della vita pubblica e sociale saranno accessibili solo con il green pass: in parte secondo il 3G (vaccinato, guarito, testato), ma soprattutto secondo la regola del 2G (vaccinato, guarito).
Tutte le persone al di sopra dei 6 anni hanno l'obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli in tutti i luoghi chiusi (ad eccezione della propria abitazione) e in tutti i luoghi all'aperto, ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
I protocolli di sicurezza previsti per la scuola e per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, rimangono in vigore.
Il green pass dovrà essere presentato in un numero ancora maggiore di ambiti.
Tutti i passeggeri necessitano del green pass per i viaggi in autobus e treno dei trasporti pubblici locali.
Per gli impianti di risalita si applicano le normative nazionali con mascherina obbligatoria e 3G.
La regola 3-G si applica anche all'accesso alle attività di ristorazione che sono all'interno delle strutture ricettive, se queste sono accessibili solo agli ospiti che vi soggiornano.
Lo stesso vale per l'accesso alle mense e ai servizi di ristorazione continua.
Per poter utilizzare le docce comuni e degli spogliatoi comuni è inoltre necessario essere vaccinati, testati o guariti e fornire idonea documentazione.
Chiunque sia coinvolto in qualsiasi forma in una manifestazione pubblica deve fornire anche la certificazione 3G.
Chi partecipa alle prove per i cori e le bande musicali al chiuso ha accesso alle sale solo con la certificazione 3G.
Il super green pass dà accesso a quegli ambiti per i quali sarebbero altrimenti previste restrizioni nelle zone gialle: bar e ristoranti per il consumo al tavolo e al bancone al chiuso.
Gli spettacoli in teatri, sale da concerto, cinema e altri luoghi accessibili al pubblico, anche all'aperto, sono accessibili al pubblico solo dopo aver presentato il certificato 2G.
Per le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali similari, i partecipanti devono essere in possesso del certificato verde 2G.
L'Ordinanza contiene anche disposizioni per i gestori di servizi sociali e i fornitori di servizi alla famiglia.
Possono assumere personale supplente per la durata dell'emergenza, anche al di fuori della pianta organica ed anche in deroga al regolare processo di selezione e ai requisiti generali per l'ammissione al servizio.
Il reclutamento del personale può avvenire anche mediante il conferimento di incarichi esterni a persone o società di servizi, tramite messa a disposizione di personale tra enti nonché tramite l'assunzione di persone collocate a riposo.
Nel frattempo, i servizi per gli anziani sono già stati ridotti.
Attualmente non possono essere occupati 400 posti letto sui 4.500 della zona di degenza.
Anche i servizi per le persone con disabilità sono stati ridotti.
Soprattutto, numerosi servizi giornalieri non possono più essere offerti. Potrebbero inoltre esserci crescenti difficoltà nel settore dell'assistenza all'infanzia se la vaccinazione obbligatoria per il personale iniziasse il 15 dicembre.
I gestori si aspettano defezioni pari a circa il dieci per cento, si legge in una nota della Provincia.