Coniugi uccisi a Bolzano, la figlia Madè non crede al pentimento del fratello: “Non mi ha mai cercata”
L'intervista esclusiva alla sorella di Benno su Rete 4, a "Quarto Grado": "Mamma e papà erano molto felici"
LA CONFERMA Genitori strangolati
LA CONFESSIONE "Sì, sono stato io"
LA SORELLA La lettera di Madè Neumair
TESTIMONI Procura, elenco di 50 testimoni
BOLZANO. Non crede al pentimento del fratello. Madè Neumair, la figlia di Peter e Laura – i due coniugi di Bolzano uccisi da Benno – ha parlato in esclusiva ieri sera a Quarto Grado. Benno Neumair è accusato di omicidio aggravato plurimo e occultamento di cadavere.
"Benno non mi ha mai cercata, il pentimento è un concetto ancora lontano" ha detto la donna. E ancora: "Mamma e papà erano una coppia e delle persone molto felici - afferma la sorella di Benno - la mamma era una donna piena di gioia, aperta e comunicativa, dolce e affettuosa. Papà era più riservato, molto curioso. Ci ha sempre trasmesso grande calma e senso di sicurezza".
"La circostanza più dolorosa e quella con la quale devo fare i conti è sapere come sono morti - rivela Madè - sapere che non è stato un incidente, sapere come hanno passato i loro ultimi minuti di vita, che hanno sofferto tanto, che c’è stata violenza e soprattutto - conclude - che si sono accorti che è stato Benno a farlo".
Il processo in Corte d'Assise a carico di Benno Neumair è iniziato ieri, venerdì 4 marzo. Laura Perselli e Peter Neumair sono stati strangolati con un cordino e gettati nell’Adige.