Alto Adige / L'incidente

Merano, ritorno di fiamma in carrozzeria: gravi ustioni per uno studente in alternanza scuola-lavoro

L'infortunio ieri, 21 maggio: ferito anche un operaio di 36 anni che si trovava insieme al ragazzo diciassettenne che è stato portato in ospedale a Bolzano e poi trasferito in un centro specializzato in Baviera. I rappresentanti degli studenti: sciopero e mobilitazione

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TRENTO. Un ragazzo di 17 anni impiegato in una carrozzeria, durante un percorso di alternanza scuola-lavoro a Merano, è rimasto gravemente ferito ieri pomeriggio a causa di un ritorno di fiamma. 

Lesioni anche per un operaio di 36 anni.

Sono in corso indagini per chiarire le cause e la dinamica dell'accaduto.

Per i primi soccorsi sono intervenuti la Croce Bianca, i carabinieri e i vigili del fuoco.

Le due persone ferite ono state trasportate al pronto soccorso dell'ospedale di Bolzano.

Successivamente il diciassettenne è stato trasferito in un centro specializzato in Baviera, a Murnau.

Dura la reazione nel mondo della scuola, già toccato nei mesi scorsi da altri casi di incidenti a giovani impegnati nei i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (Pcto).

"Non staremo a guardare, ci saranno scioperi e mobilitazioni studentesche in tutto il Paese", annuncia l'Unione degli studenti.

Il 18 febbraio in tutta Italia (a Trento, in piazza Fiera), gli studenti delle superiori si erano mobilitati contro l'alternanza scuola-lavoro, dopo la tragica morte di Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli durante uno stage.

Questo è il terzo incidente grave, quest'anno, in alternanza scuola lavoro. 

"Questo incidente si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all'interno delle scuole - dice Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti -, morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici del ragazzo.

Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole - continuano gli studenti - vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società".

"Evidentemente non sono bastate le morti di due ragazzi in stage durante questo inverno", afferma Bianca Chiesa, dell' esecutivo nazionale dell'Unione degli studenti, secondo cui "nonostante le oceaniche mobilitazioni studentesche che si sono susseguite, chiedendo una riforma strutturale del rapporto tra scuola e lavoro, il ministro Bianchi continua ad ignorare le richieste degli studenti".

"Non staremo a guardare, il lutto non ci basta: seguiranno scioperi e mobilitazioni studentesche in tutto il paese", conclude Redolfi.

 

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