Achammer (Svp) critica Giorgia Meloni: "Non stimiamo chi non stima l'autonomia e non rispettiamo chi non rispetta le minoranze"
Il segretario del partito sudtirolese ha parlato oggi davanti alla platea congressuale richiamando i punti per il rilancio e una nuova rotta dopo una stagione complicata, ma anche ponendo paletti precisi di fronte alle dichiarazioni dal tenore nazionalista della leader di destra: "Cari Fratelli d'Italia, non siamo noi a dover cambiare il nostro approccio, ma cambiate voi il vostro perché le minoranze sono una ricchezza per il Paese". Il segretario uscente è stato confermato alla guida del partito con poco meno del 90% dei consensi
BOLZANO. "Non stimiamo chi non stima l'autonomia e non rispettiamo chi non rispetta le minoranze. Cari Fratelli d'Italia, non siamo noi a dover cambiare il nostro approccio, ma cambiate voi il vostro perché le minoranze sono una ricchezza per il Paese".
Lo ha detto il segretario Svp Philipp Achammer durante il 65° congresso della Volkspartei, apertosi oggi, 3 settembre, a Merano. "Non accettiamo affermazioni come quella di Giorgia Meloni che ha sostenuto che a chi non piace il tricolore può fare a meno dei milioni che arrivano da Roma", ha proseguito Achammer che ha espresso "rammarico per la caduta del miglior premier degli ultimi anni".
Riunito in congresso, il partito di raccolta dei sudtirolesi di lingua tedesca e ladina nella città del Passirio cerca il rilancio e la compattezza in vista delle politiche del 25 settembre e delle provinciali nel 2023.
Per la Volkspartei il 2022 è stato finora caratterizzato da tensioni interne per lo scandalo Sad, la società privata che per decenni ha gestito il trasporto pubblico locale in Alto Adige, e ultimamente anche per il caso del consigliere provinciale Manfred Vallazza che, secondo il Tar, avrebbe avuto un vantaggio economico a spese della mano pubblica nell'ambito dell'edilizia sociale.
Le polemiche interne e i sondaggi, che indicano la Svp in calo, hanno comunque riavvicinato il governatore Arno Kompatscher e il segretario Philipp Achammer, che oggi è stato riconfermato alla guida del partito. Achammer ha ottenuto l'89,16% dei voti dei delegati. Nel 2017 aveva raggiunto il 94,87%. Il vice segretario ladino Daniel Alfreider è stato eletto per acclamazione, mentre le vice 'tedesche' Verena Troeger e Waltraud Deeg hanno avuto il 55,16 e il 38,27% dei consensi.
Il congresso è stato aperto dal governatore uscente del Tirolo Guenther Platter del partito popolare Övp, che non si ricandida alle elezioni nel land austriaco in programma il 25 settembre. Platter ha sottolineato l'importanza dell'Euregio, "che è esempio per la collaborazione transfrontaliera in Europa".
Secondo Achammer, "la Svp deve cambiare rotta". Il segretario ha confessato anche un proprio tormento interuiore: "In questi anni mi sono seriamente interrogato se ripresentarmi per un terzo mandato, poi ho deciso di non lasciare quando il ghiaccio diventa più sottile".
Achammer ha chiesto scusa per "l'immagine data in questi mesi di un partito litigioso". Alla luce dei fondi che diminuiscono "serve una nuova disponibilità al compromesso, sapendo che non si può raggiungere sempre il massimo". Secondo il segretario, "la collaborazione tra conservatori e liberali è sempre stato il punto di forza della Svp. Non è perciò ammissibile la polarizzazione tra buoni e cattivi, vincitori e vinti. Dobbiamo tutti essere più umili".
Secondo l'obmann, "chi sta in prima fila deve essere al di sopra di ogni sospetto. Doppiamo dare risposte a chi è preoccupato per il proprio futuro". Achammer ha proposto una riforma dello statuto per garantire una presenza paritetica dei vertici di partito. Il segretario e il governatore potranno indicare per le provinciali un 'listino' blindato di dieci candidati, mentre il resto sarà nominato delle circoscrizioni. "Non si tratta di un'impostazione, ma della possibilità di candidare le teste migliori per l'Alto Adige".
Achammer ha infine rivendicato un codice di correttezza per gli eletti e il potere decisionale per il segretario in caso di comportamento lesivo per il partito.
Poco dopo ha preso la parola il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher: "L'autonomia da sempre è un cantiere, deve svilupparsi per restare sempre funzionale. Serve un intervento straordinario della nostra autonomia alla luce del pronunciamento della Consulta che non è stata a nostro vantaggio", ha detto.
Secondo Kompatscher, "la nostra autonomia è una storia di successo per la tutela della cultura e della lingua, ma anche dell'economia locale, lo dimostra il benessere e la pacifica convivenza" che oggi regnano in Alto Adige. "La gente ha paura per il proprio futuro e cala la fiducia nelle istituzioni, non solo nella politica ma anche nella scienza, nei media e nella chiesa. Per questo servono risposte concrete", ha proseguito il governatore.
"La politica deve impegnarsi per il bene comune e non del singolo individuo, serve comunque anche l'auto responsabilità di ciascuno". In riferimento alle tensioni interne, Kompatscher ha auspicato che la Svp "riconquisti la fiducia degli elettori per avere a Roma la maggiore presenza possibile di tre deputati e tre senatori". Per questo la Volkspartei deve restare fedele alla sua vocazione di partito di raccolta a vantaggio di tutti. "Discutiamo, troviamo un consenso, votiamo, ma poi la decisione va rispettata. In questo modo potremo realizzare le grandi sfide del futuro", così Kompatscher. "Dopo le elezioni - ha ribadito - vanno affrontate le sfide future, come il cambiamento climatico e la giustizia sociale. "Molto cambierà nei prossimi anni, ma possiamo usare la nostra autonomia per una via altoatesina della sostenibilità che non lascia nessuno indietro. La società altoatesina deve essere sostenibile ed equa", ha concluso il governatore.