A Bolzano faccia a faccia con le "macchine intelligenti": robot che fanno tutto da soli per il capannone del futuro
Inaugurato il Live Demo “Human to Machine” (ce n’è uno anche a Rovereto): una vera fabbrica dimostrativa al NOI Tech Park, a disposizione delle azienda manufatturiere. Per trovare le soluzioni smart ad ogni esigenza, dall’assemblaggio ai dispositivi «wearable» per i lavoratori
BOLZANO. Robot collaborativi che assistono l’uomo nell’assemblaggio, dispositivi indossabili (wearables) per la gestione delle operazioni, mezzi a guida autonoma per la movimentazione dei materiali: un vero e proprio laboratorio meccatronico per dimostrare e sperimentare tutte le potenzialità dell’interazione uomo-macchina su un ciclo produttivo reale.
Con questo obiettivo nasce a Bolzano la Live Demo “Human to Machine”, realizzata da SMACT Competence Center e Libera Università di Bolzano e inaugurata negli spazi del NOI Techpark, l’hub dell’innovazione dell’Alto Adige la cui mission è proprio favorire il trasferimento tecnologico tra ricerca e imprese.
Quella di Bolzano è l’ultima, in ordine di tempo, delle cinque Live Demo che SMACT ha realizzato in tutte le regioni del Triveneto per diffondere le tecnologie 4.0 nei territori e segue quelle già operative in Friuli Venezia Giulia, a Verona, a Rovereto e a Padova. Le Live Demo SMACT sono vere e proprie «fabbriche scuola» che permettono di vedere e toccare con mano casi di utilizzo delle nuove tecnologie per la messa in pratica della digitalizzazione, in uno spazio di technology transfer innovativo dedicato a imprenditori e operatori da un lato e ricercatori e tech provider dall’altro. Al loro interno progetti basati su tecnologie come Intelligenza artificiale, Internet of Things, Big Data, Cloud Computing, Digital Twin.
Human to Machine. Le Live Demo del Trentino Alto Adige si concentrano sul settore manifatturiero e della meccatronica, quella che viene definita la «Fabbrica 4.0». Se Rovereto mette al centro l’integrazione e le interazioni tra macchine, Bolzano si focalizza sull’integrazione e la cooperazione tra le attività degli operatori e le funzionalità fornite da macchinari attraverso l’applicazione di tecnologie 4.0.
L’obiettivo della Live Demo è mostrare un ciclo produttivo completo in ambito manifatturiero: in particolare, qui viene simulata una linea di assemblaggio di bilance domestiche. Semplificazione del lavoro per gli operatori, soluzioni di waste management e riduzione degli errori, efficientamento della produttività: ecco i vantaggi delle tecnologie innovative che vengono presentate in questo spazio.
Tra queste sono presenti un Sistema AGV (Autonomous Ground Vehicle) integrato con un braccio robot per la movimentazione del materiale, una stazione di assemblaggio cooperativo con braccio robot e sistema di visione con riconoscimento, dispositivi wearable come smartwatch per gli operatori per la gestione dei compiti e lettori ergonomici di codici a barre/QR, ma anche una stazione di test di fine linea con sistema di visione con riconoscimento e guida multimodale laser e una stampante di circuiti elettronici. Il tutto è integrato in un sistema di controllo e monitoraggio basato su feedback degli operatori e delle macchine.
SMACT Competence Center
SMACT, il centro di eccellenza per la diffusione delle tecnologie 4.0 creato da quaranta partner tra cui Università e centri di ricerca del Triveneto, e alcune tra le aziende più innovative, prosegue così nel suo percorso di trasferimento dell’innovazione che ha già fatto segnare nel 2021 l’inaugurazione a Trieste della prima Live Demo diffusa del Friuli Venezia Giulia dedicata al tema del Digital Twin e a Verona quella del dimostratore “Fabbrica del Vino”, dedicato alle tecnologie per la filiera vitivinicola. Il percorso è proseguito nel 2022 con l’inaugurazione della Live Demo di Rovereto (Machine to Machine) e Padova (From Farm to Fork), il più grande dimostratore 4.0 d’Italia dedicato all’agrifood che si estende su una superficie di 3.000 mq.
«Con Bolzano giunge a compimento la realizzazione del progetto ambizioso di SMACT di portare le Live Demo in tutte le regioni del Nordest» commenta il prof. Massimo Guglielmi, presidente del consiglio di gestione del Competence Center. «In questi dimostratori il potenziale della digital transformation diventa concreto, tangibile, ed è a disposizione delle aziende che possono valutarne l’impatto su processi e prodotti e formarsi alle nuove tecnologie. Qui, in particolare, mostriamo come, grazie all’interazione tra uomo e smart machine, i processi diventano più fluidi e adattivi, consentendo alle aziende ad esempio di concentrare i lavoratori sulle azioni più complesse, lasciando alle macchine quelli usuranti o ripetitivi. Le tecnologie che qui vengono dimostrate nella loro applicazione, grazie al contributo della Libera Università di Bolzano e di tutti i partner coinvolti, potranno andare a beneficio del territorio e in particolare del suo ricco tessuto di PMI».
«Il consorzio SMACT, nato anni fa nell’ambito del programma del MISE “Industria 4.0” è stato uno dei rari esempi virtuosi di collaborazione su un progetto comune delle università e imprese del Nord-est» dichiara il rettore della Libera Università di Bolzano Paolo Lugli. «Con la inaugurazione della Live Demo presso il NOI Techpark si completa questo percorso con l’offerta, da parte di Unibz, di un laboratorio aperto alle imprese sulle tecnologie abilitanti per l’interazione uomo-macchina».
L’inaugurazione della Live Demo di Bolzano si è svolta venerdì 30 settembre nella sede del NOI Techpark. L’evento si è aperto con i saluti di Hubert Hofer, vicedirettore del NOI Techpark, di Paolo Lugli, rettore della Libera Università di Bolzano e di Massimo Guglielmi, presidente di SMACT. La prof.ssa Angelika Peer, dell’Università di Bolzano, ha introdotto i contenuti della Live Demo e il tema “Human to Machine”. A seguire una tavola rotonda ha fatto il punto sui “Nuovi paradigmi industriali per il territorio”, con gli interventi di Johannes Brunner, NOI Techpark, Johann Gamper, Libera Università di Bolzano, Klaus Mutschlechner, Assoimprenditori Alto Adige, Matteo Caffini, Microtec e Matteo Faggin, SMACT Competence Center.