La Russa sconfitto: il Consiglio provinciale dell'Alto Adige dice no al ritorno della leva obbligatoria
Kompatscher non condivide la proposta che era stata lanciata nelle scorse settimane dal presidente del Senato: “Giusta la decisione, presa dall’Italia e da altri Paesi di abolire la naja”
BOLZANO. Il Consiglio provinciale di Bolzano, accogliendo un punto di una mozione della Sued-Tiroler Freiheit, si è dichiarato "contrario al ripristino in qualsiasi forma della leva obbligatoria in Italia". Il consigliere Sven Knoll, in riferimento alla proposta del presidente del Senato Ignazio La Russa, ha affermato che "l'iniziativa mirerebbe quindi chiaramente all'introduzione di una “guardia nazionale” obbligatoria ovvero alla riattivazione dell'obbligo di leva".
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha ricordato di aver dovuto prestare servizio di leva, ed effettivamente di aver imparato in quell'occasione l'italiano, ma questo non era certo l'obiettivo dello Stato. Abrogare il servizio di leva obbligatorio era stata una decisione giusta, presa dall'Italia come da altri Stati europei.
Respinte le premesse (3 sì, 23 no, 7 astensioni), dei punti dispositivi è stato approvato solo il punto 1 (26 sì, 4 no, 2 astensioni), respinti invece gli altri due punti che prevedevano che la Provincia di Bolzano, in caso di reintroduzione della naja, si attivasse per una deroga per i giovani sudtirolesi e per l'eventuale sospensione di incentivi (come crediti formativi) in Provincia di Bolzano.