BOLZANO. Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato con 25 sì, 4 no e 2 astensioni un disegno di legge che consente l'abbattimento di lupi e la protezione della specie dall'ibridazione, in caso di mancato parere dell'Ispra.
In risposta a un lungo dibattito in aula, il governatore Arno Kompatscher ha invitato a non confondere la questione in esame con quella della sicurezza pubblica, si trattava di ambiti diversi.
"Nessuno aveva detto che la legge avrebbe risolto il problema, ma era un primo passo.
I moniti di probabile impugnazione erano forse esagerati, ma da un lato si chiedeva di avere coraggio, dall'altro si criticava quando si prendevano decisioni a difesa dell'autonomia", così il presidente.
"Il problema con la Corte costituzionale riguardava tutte le regioni, in particolare le speciali. Finora non gli era mai stato proposto di firmare un decreto di abbattimento, che però avrebbe firmato. Da Ispra non era pervenuto un parere negativo, era stato detto che 'non si poteva dare un parere', il che non permetteva una controdeduzione: per questo, serviva la legge in esame, sulla quale si augurava un ampio consenso per dare un segnale verso Roma", ha concluso.
Il disegno di legge della Svp (primo firmatario Josef Noggler) ha l'obiettivo, in particolare, di definire le aree di pascolo protette e regolare il prelievo di lupi nel caso di esemplari problematici.
Le zone di pascolo protette, nelle quali non è possibile adottare misure preventive per la protezione da predatori degli animali al pascolo, sono definite da un decreto del direttore del dipartimento competente.
La legge stabilisce le condizioni per l'adozione delle misure da parte del presidente della Provincia (si cita a questo proposito l'articolo 16 della direttiva 92/43/Cee), in particolare per quanto riguarda lo stato di conservazione favorevole della specie "canis lupus" ed i danni significativi causati da questa al bestiame. In particolare, si prevede che, in caso di urgenza, dopo un periodo di dieci giorni previsto per l'elaborazione della perizia dell'Ispra e del parere dell'Osservatorio faunistico della Provincia, il presidente della Provincia possa autorizzare il prelievo di ibridi della specie "canis lupus", anche sulla base di una sola delle due perizie.
Aprendo la discussione generale, Riccardo Dello Sbarba (Gruppo verde), dopo aver osservato che il ddl ha "solo scopo elettorale", ha detto di "non avere tabù sul prelievo dall'ambiente dei predatori problematici che minano la convivenza tra l'uomo, l'animale più aggressivo sulla terra, e gli altri animali". Però, ha aggiunto, "il tema del prelievo è strettamente legato a quello dell'accettazione della presenza della natura intorno all'uomo e questo imponeva di archiviare la parola d'ordine 'Wolf-freies Südtirol' (Alto Adige libero dal lupo)".
Franz Locher (Svp), co-firmatario del disegno di legge, ha chiarito che con la poposta "si vuole tutelare anche il bestiame di allevamento ed il sistema agricolo storico della provincia" ed ha aggiunto che "in Svezia, che pure fa parte della Ue, c'è la possibilità di ridurre il numero di lupi".
Marco Galateo (Fratelli d'Italia) ha osservato che "va protetta la specie, non il singolo capo". "Ci si può fidare dei contadini - ha aggiunto - che vanno sostenuti nella loro richiesta di protezione, considerando anche che le leggi attuali sono state fatte quando il lupo davvero rischiava l'estinzione".
Peter Faistnauer (Perspektiven Für Südtirol) ha rilevato "i tempi record di elaborazione e presentazione del disegno di legge, chiedendo perché, se è così necessario, non sia stato fatto prima, nelle diverse occasioni in cui sono state predate decine di pecore".
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha parlato di "campagna elettorale per eccellenza", sostenendo che "la legge non è applicabile e mette i cacciatori a rischio di denuncia penale".
Helmut Tauber (Svp) ha sottolineato che, in Alto Adige, "l'agricoltura è attiva con grande diligenza ed il collegamento con il turismo limita l'abbandono delle aree rurali. I grandi predatori qui non hanno spazio, c'è bisogno di sicurezza per la società e di certezza del diritto".
Sandro Repetto (Pd - Liste civiche) ha giudicato carente la legge che potrebbe aprire la strada a ricorsi. Ha aggiunto che sosterrà la proposta "proprio perché dà un segnale, ma si tratta di una mossa elettorale e questo non è etico. La legge sarà sicuramente impugnata e, comunque, si poteva fare tre anni fa".
"Bauernbund e destra italiana festeggiano per la legge che consente il prelievo (leggasi uccisione) del lupo. Una legge antropocentrica, che idealmente modella la natura attorno all'animale più aggressivo e predatore in natura, ovvero l'uomo", afferma il consigliere provinciale M5s, Diego Nicolini.
"Una legge che non risolverà il problema, come ha ammesso lo stesso presidente Kompatscher, ma, aggiungo io, che di sicuro funzionerà come arma di distrazione di massa, in quanto la polemica di un elemento emotivamente impattante distoglie l'attenzione sulla povertà crescente della nostra popolazione e sulle ombre e preoccupazione di gran parte della popolazione.
Una legge di propaganda, supportata da una campagna a tamburo montata ad arte, con sondaggi farlocchi e foto a tutta pagina di lupi rabbiosi, che stimola la paura e fa leva sull'insofferenza verso qualsiasi regola che possa limitare la nostra autonomia e specialmente gli interessi dei soliti", conclude Nicolini.