Tolsero la pistola a un vigile urbano a Milano: chiesto il processo per i giovani bolzanini
La Procura del capoluogo lombardo ha chiesto il rinvio a giudizio per tre ragazzi, tutti fra i 20 e i 23 anni, accusati di aver aggredito un agente in borghese della polizxia locale, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 2022
LA DIFESA “Non sapevamo chi fosse, volevamo solo disarmarlo”
VIDEO Vigile aggredito e disarmato, parte un colpo
MILANO. La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per tre giovani, tra i 20 e i 23 anni, che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 2022, a Milano, avevano aggredito, disarmandolo, un agente della Polizia locale in borghese in zona Navigli. Una vicenda che all'epoca, assieme alle violenze sessuali nella notte di Capodanno in piazza Duomo e ad una sparatoria nel quartiere San Siro, era finita al centro di polemiche per la sicurezza in città.
L'inchiesta, condotta dalla Polizia locale e coordinata dai pm Maria Cristina Ria e Ilaria Perinu, era stata chiusa nei mesi scorsi a carico di quattro ragazzi (una posizione è stata stralciata in vista dell'archiviazione), difesi dagli avvocati Antonio Buondonno e Nicola Nettis, che facevano parte di un gruppo più ampio, in gran parte skater di Bolzano, che si trovava quella notte in via Fra Luca Pacioli. Le immagini dell'aggressione al vigile finirono sul web.
I tre imputati sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale perché si avvicinarono all'agente, che stava "svolgendo un sopralluogo" assieme ad una collega, e di fronte al suo rifiuto di consegnare loro il telefono con cui stava scattando delle foto, "lo circondavano e lo aggredivano con calci, spinte, pugni", nonostante l'altro agente avesse chiamato la centrale operativa. Rispondono anche di rapina per avergli tolto dalle mani l'arma "con violenza", che poi impugnarono "come un trofeo".
In più l'accusa di porto in luogo pubblico della pistola e di lesioni sull'agente (prognosi di 5 giorni). Dagli atti dell'inchiesta era emerso che uno dei ragazzi, mentre fuggiva, avrebbe puntato la pistola "verso l'alto presumibilmente per sparare alcuni colpi in aria", ma l'arma, poi buttata sotto una macchina, "si era inceppata in modo anomalo". Prima l'agente aveva sparato un colpo di avvertimento in aria, mentre un altro era partito in modo accidentale nella colluttazione. Sulla richiesta di processo dovrà decidere il gup di Milano Roberto Crepaldi nell'udienza preliminare che inizierà il 7 novembre. [Ansa]